Intervista di Eleonora Mancini all’avv. Aldo Ciappi da La Nazione del 03/08/2020
L’avvocato Aldo Ciappi contro la proposta Zan all’esame oggi della Camera «Leggetevi bene il testo…»
Oggi approda alla Camera la proposta di legge Zan, sull’omofobia. Legge che fa discutere e su cui tutta Italia continuano le manifestazioni di protesta. Aldo Ciappi, avvocato pisano e referente del Centro Studi Rosario Livatino, entra nei dettagli.
Di cosa si tratta?
«Di un disegno di legge unificato su ‘Misure di prevenzione e contrasto della violenza e discriminazione per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere’ che vorrebbe estendere ai suddetti motivi, la disciplina di cui all’art. 604 bis c.p., e l’aggravante all’art. 604 ter c.p., prevista per le discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
Perché non è d’accordo?
«Il testo contiene norme che comprimono la libertà di manifestazione del pensiero violando così l’art. 21 della Costituzione. Se diventasse legge sarebbero punibili azioni lesive di diritti della persona, già previste dal codice, quindi inutili, ma anche atteggiamenti, giudizi, convinzioni etico-religiose qualificate ‘discriminatorie’ o tali percepiti da persone con orientamento omosessuale o transessuale, prescindendo da una concreta azione od omissione da parte dell’autore».
Per esempio?
«Frasi tipo ‘la famiglia è solo quella costituita da padre, madre e figli’, o ‘i figli devono avere una mamma ed un papà’ ecc., da un lato, o associazioni la cui finalità sia la diffusione del modello di famiglia tradizionale, sarebbero non solo passibili di denuncia come ‘omofobe’ ma anche perseguibili d’ufficio, sulla base dell’ampia discrezionalità lasciata al giudice da concetti giuridicamente vaghi come quelli contenuti nel d.d.l.».
È prevista anche la ‘rieducazione’.
«Sì e con sanzioni accessorie e l’obbligo di prestare servizi a favore di associazioni LGBTQ. Nei paesi in cui vigono leggi del genere sono stati denunciati i genitori che si erano opposti all’ indottrinamento dei loro bambini alla ‘gender theorie’, secondo cui essere uomo o donna è una libera scelta, resa obbligatoria nelle scuole, proprio come previsto nel D.D.L. Zan».
Ma parlare addirittura legge liberticida…
«Lo dicono numerosi e autorevoli docenti universitari, ex presidenti di Corte Costituzionale, alti magistrati e illustri penalisti che hanno messo in guardia dal pericolo di una svolta liberticida nel caso venisse approvata questa legge. Prova ne siano le gravi aggressioni verbali da parte da taluni ambienti della galassia LGBTQ nei confronti di femministe od omosessuali che hanno pubblicamente espresso un giudizio critico verso questo disegno».
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