• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
      • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
      • Ora di adorazione
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Lettere agli amici / Il Papa, la modernità e la persecuzione culturale

Il Papa, la modernità e la persecuzione culturale

22 Novembre 2017 - Autore: Marco Invernizzi

Così comincia su L’Osservatore Romano del 22 novembre la cronaca della omelia del Santo Padre durante la Messa celebrata il giorno precedente a Santa Marta. Il tema è quello della persecuzione e lo spunto viene dato dal secondo libro dei Maccabei, dove viene presentata la figura eroica di Eleazaro, martire per non avere voluto mangiare carni proibite, ma in realtà per essersi opposto alla «colonizzazione ideologica» proveniente dal re Antioco Epifane, che voleva “colonizzare” la radice religiosa del popolo giudeo e sostituirla con il paganesimo ellenizzante.

Lo spunto della Scrittura ci porta alla situazione odierna, dove il Papa individua la presenza di tre persecuzioni, una religiosa, una politico-religiosa e un’altra culturale. Quest’ultima è quella che Francesco prende in esame: «La “modernità” è una vera colonizzazione culturale, una vera colonizzazione ideologica» ha spiegato il Papa, per poi aggiungere che «non dobbiamo andare troppo lontano per vedere alcuni esempi: pensiamo ai genocidi del secolo scorso, che era una cosa culturale, nuova: “Tutti uguali e questi che non hanno il sangue puro fuori e questi… Tutti uguali, non c’è posto per le differenze, non c’è posto per gli altri, non c’è posto per Dio”».

La modernità è dunque il problema, con le sue ideologie che hanno portato al genocidio armeno, a quello degli ebrei e infine al socialismo reale con i suoi cento milioni di morti. Ma dopo le ideologie, il mondo postmoderno ha continuato a colonizzare con la legalizzazione dell’aborto e con la lotta contro le differenze volute da Dio, in pratica con il rifiuto della Creazione: «ogni volta che arriva una colonizzazione culturale e ideologica si pecca contro Dio creatore perché si vuole cambiare la creazione come l’ha fatta lui».

Si tratta di una persecuzione culturale, meno evidente di quella che colpisce direttamente la religione e che non sempre si serve di mezzi politici, ma mira soprattutto a cambiare il senso comune di un popolo, appunto sostituendo la sua “radice” con qualcosa di estraneo e avverso, come avvenne al tempo dei Maccabei.

Naturalmente questo non significa che ogni novità sia perversa ma che «bisogna discernere le novità: questa novità è del Signore, viene dallo Spirito Santo, viene dalla radice di Dio o questa novità viene da una radice perversa?».

Chi sa se queste parole del Papa troveranno udienza sui media che solo pochi giorni fa hanno tentato di arruolarlo per cercare di riunire una sinistra divisa attorno al disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento fermo in Parlamento? E chi sa se queste parole contribuiranno a rasserenare e a unire il mondo cattolico, nel quale molti spesso si lasciano andare al rancore, alla frenesia di criticare, alla pretesa di insegnare a tutti come ci si deve comportare?

Temo di no ma continuo a sperare. Ai primi basterebbe l’onestà intellettuale di una corretta informazione, ai secondi basterebbe ricordare che il Magistero per un cattolico non è un optional, ma qualcosa cui adeguarsi anche quando non contiene proprio tutto quello che si desidera.

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Lettere agli amici

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2023 Alleanza Cattolica · Accedi