di Michele Brambilla
Il 7 febbraio ricorre la memoria liturgica del beato Papa Pio IX, al secolo Giovanni Maria Mastai-Ferretti (1792-1878). Amatissimo dai cattolici di tutto il mondo perché rilanciò le missioni e proclamò due dogmi fondamentali, l’Immacolata Concezione di Maria e l’infallibilità dei Papi, è stato, come noto, violentemente avversato dagli eredi italiani della Rivoluzione Francese (1789-1799), i liberali, che gli sottrassero lo Stato della Chiesa durante il Risorgimento.
L’arcidiocesi di Milano, che ha tra i propri motti preferiti «Ubi Petrus, ibi Ecclesia mediolanensis», possiede diverse statue di Papi, sparse nelle chiese o nelle piazze del proprio vasto territorio. Milano è però stata anche la città in cui più si è fatto sentire il conflitto tra cattolici intransigenti, che sostenevano il Papa nella lotta contro il regime dei Savoia, e cattolici transigenti, favorevoli a un compromesso con l’Italia risorgimentale. I cattolici intransigenti avevano come baluardi il Seminario Lombardo di Roma, il giornale L’Osservatore cattolico diretto da don Davide Albertario (1846-1902) e il Circolo di Sant’Ambrogio della Gioventù cattolica, che nel 1880 patrocinò l’edificazione della statua di del beato Pio IX che si erge nella basilica di Sant’Ambrogio a Milano.
L’enorme scultura marmorea è opera dell’artista Francesco Confalonieri (1850-1925) e ritrae il Pontefice in piedi, nell’atto di proclamare un dogma. Con la mano sinistra regge il rotolo della definizione, con la destra fa il gesto dell’allocutio (sta, cioè, parlando). La sua figura è rivestita dei paramenti pontificali più solenni, scolpiti con una meticolosità di particolari da lasciare senza fiato, specialmente quando l’occhio si sofferma sulla stola e sui bordi della cotta. La tiara riprodotta nel marmo è quella donata a Pio IX nel 1877. Lo sguardo del Pontefice guarda verso l’alto, colto nella commozione dell’estasi.
Sul basamento si notano due corone bronzee con iscrizioni molto significative: l’una recita «In riparazione agli oltraggi fatti alla salma di Pio IX nella notte del 13 luglio 1881», l’altra «1 Novembre 1894. A Pio IX nel primo centenario della nascita i cattolici milanesi, auspice la sezione giovani del comitato diocesano». La prima ricorda il notorio attentato alla salma del Papa mentre la si stava trasportando dal Vaticano al Verano, la seconda si colloca nel momento in cui, con l’ingresso a Milano del primo arcivescovo intransigente dopo quasi mezzo secolo, il beato cardinale Andrea Carlo Ferrari (1894-1921), il movimento iniziato nel 1874 con l’Opera dei Congressi, che aveva lo scopo di riorganizzare la presenza politico-sociale dei cattolici a livello nazionale sotto le indicazioni del Magistero pontificio, poté finalmente mettere solide radici nella metropoli lombarda. Il centenario della nascita di Pio IX è stato celebrato dalla Chiesa con due anni di ritardo per concedere la giusta solennità al giubileo sacerdotale di Papa Leone XIII (1878-1903), che cadeva proprio nel 1892.
Papa Mastai Ferretti era nativo di Senigallia, in provincia di Ancona. Una diceria popolare, più marchigiana che milanese, tramanda che la statua di Pio IX in Sant’Ambrogio sorrida tutte le volte che scorge un senigalliese tra le navate della basilica ambrosiana. Comunque, dal 1915, anche il Duomo di Senigallia ha il “suo” Pio IX: una bella statua in bronzo benedicente, collocata sotto un solenne baldacchino dorato di fronte al pulpito della cattedrale.
Sabato, 02 febbraio 2019