Régine Pernoud: elementi bio-bibliografici
Nata nel 1909 a Château-Chinon nella Nièvre, passa la sua infanzia a Marsiglia, segue i primi corsi di studio ad Aix-en-Provence e a Parigi, dove entra alla Ecole des Chartes, poi alla Ecole du Louvre. Consegue il dottorato in lettere con una tesi sulla storia del porto di Marsiglia nel secolo XIII.
Continuando gli studi, si dedica al mondo medioevale, del quale diventa una attenta conoscitrice. Come esperta in storia provenzale – e, in particolare, di Marsiglia, città della quale aveva curato la edizione critica degli statuti municipali del 1200 – collabora a un’ampia storia del commercio marsigliese, dimostrando la sua attenzione anche per i fenomeni economici e una straordinaria pazienza di ricercatrice di archivio.
Scrittrice feconda ma mai superficiale, segue diversi filoni di interesse, rivelatori di una straordinaria «curiosità» intellettuale, che la rende capace di affrontare l’ardua impresa di tracciare un quadro di insieme di un’epoca: il Medioevo.
La sua prima opera è Lumière du Moyen Age, del 1947 (trad. it.: Luce del Medioevo, Volpe, Roma 1978, con una presentazione di Marco Tangheroni), che l’anno seguente riceve il Prix Foemina-Vacaresco de critique et d’histoire.
A essa seguono La poesie médiévale française, del 1947; Les villes marchandes aux XIVème et XVème siècles. Imperialisme et capitalisme au Moyen Age, del 1948; Histoire du commerce de Marseille, del 1949; i due volumi di Histoire de la bourgeoisie en France, del 1960-1962; e un attento studio sul fenomeno crociato, a cui dedica Les Croisades, del 1960, al quale fa seguito una ricerca sulla vita quotidiana dei crociati, Les hommes de la croisade, del 1979, che era stato preceduto da Les Croisés, del 1959.
Vengono poi L’histoire racontée à mes neveux, del 1969, e Pour en finir avec le Moyen Age, del 1977 (trad. it.: Medioevo. Un secolare pregiudizio, Bompiani, Milano 1983) e Beauté du Moyen Age, del 1971.
Particolare attenzione meritano i suoi lavori sull’ordine del Tempio, Les Templiers, del 1974, e sulla civiltà dei galli, Les Gaulois, del 1957. Fondamentali, poi, i testi sulla figura e sulla condizione della donna nel Medioevo: La femme au temps des cathedrales, del 1980 (trad. it.: La donna al tempo delle cattedrali, Rizzoli, Milano 1982); Jeanne d’Arc, del 1959; Vie et mort de Jeanne d’Arc. Les témoignages du procès de réhabilitation. 1450-1456, del 1954 (trad. it.: Il processo di Giovanna d’Arco. Verbali del processo di riabilitazione. 1450-1456, 3ª ed., Edizioni Paoline, Roma 1973); Jeanne d’Arc par elle-meme et par ses témoins, del 1962: Jeanne d’Arc devant les Cauchons, del 1970; e ancora: 8 mai 1429. La libération d’Orléans, del 1969; Héloise et Abélard, del 1970 (trad. it.: Eloisa e Abelardo, Jaca Book, Milano 1984); La Reine Blanche, del 1972; Alienor d’Aquitaine, del 1966 (trad. it.: Eleonora d’Aquitania, Jaca Book, Milano 1983); e Christine de Pisan, del 1982.
La sua ultima fatica, appena edita in Francia, è Les saints au Moven Age, del 1984.
Régine-Pernoud, che ha iniziato la sua carriera al museo di Reims ed è stata conservatore degli Archives Nationales di Francia – riorganizzando il museo della storia di Francia – dirige attualmente il Centre Jeanne d’Art a Orléans.