La strada verso un futuro migliore
Il libro curato dal giornalista cattolico inglese Austen Ivereigh (1966) si apre con questa considerazione: Nel momento attuale vedo l’ora della verità. Mi ricorda quello che Gesù disse a Pietro: «Satana vuole vagliarti come il grano» (Luca 22, 31). In questo momento le nostre categorie e il nostro modo di pensare vengono scossi, le priorità e gli stili di vita sono messi in discussione» (p. 5).
Nella prima parte intitolata “tempo di vedere” il Pontefice sottolinea la necessità di concentrarsi sulle periferie per poter fare una corretta analisi della situazione e, in un importante inciso sulle tematiche ecologiche, puntualizza che «Laudato si’ non è un’enciclica “verde”. È un’enciclica “sociale”. La dimensione verde e quella sociale stanno insieme» (p. 39)enon possono essere affrontate in modo disgiunto dai grandi problemi etici: «Perciò in Laudato si’ ho parlato di una mentalità distorta, del “paradigma tecnocratico”. […] e ho rivolto un appello a favore di una “ecologia integrale”[…], se pensi che l’aborto, l’eutanasia e la pena di morte siano accettabili, al tuo cuore riuscirà difficile preoccuparsi dell’inquinamento dei fiumi e della distruzione delle foreste. E lo stesso dicasi del contrario» (p. 41).
Nella seconda parte intitolata “tempo di scegliere”, il Pontefice introduce la Dottrina sociale: «la Chiesa ha sviluppato una serie di principi di riflessione, insieme a criteri di giudizio che offrono anche direttive per l’azione» (p. 61). Il corretto atteggiamento dei cattolici in questa epoca deve contenere «sia un elemento di assenso sia un elemento di ricerca continua. […]. La tradizione non è un museo, la vera religione non è un congelatore e la dottrina non è statica» (p. 65). Un altro concetto particolarmente approfondito è quello di “coscienza isolata” che ci trasforma «[…] in persone barricate, risentite, lamentose, convinte che solo noi conosciamo la verità. […] Non c’è vaccino contro la coscienza isolata della persona barricata, ma c’è un antidoto. È disponibile gratuitamente e non costa altro che il nostro orgoglio» (p. 79). Ampio spazio è dato alla strumentalizzazione dei sinodi, ridotti impropriamente, quello sulla famiglia alla questione della comunione ai divorziati risposati, e quello sull’Amazzonia al problema dei viri probati (cfr. p. 100 ss).
Nella terza parte intitolata “tempo di agire” il pontefice introduce il concetto di “popolo” spiegandolo in analogia al popolo di Israele (cfr. p. 118) e afferma: «Se mi chiedessi qual è, oggi, una significativa deviazione dal cristianesimo, non esiterei: è dimenticare che apparteniamo al popolo. […] Mettersi al di sopra del Popolo di Dio conduce al moralismo, al legalismo, al clericalismo, al fariseismo […] (p. 121). Viene infine affermata l’importanza dell’accesso a terra, casa e lavoro, fondamentali per la dignità e la libertà. Nell’epilogo infine il Papa propone due modalità di uscita dalla crisi attuale: decentrarsi e trascendere, ossia uscire da un approccio autoreferenziale e riappropriarsi della nostra vera identità, quella di pellegrini che camminano nella storia verso il suo centro e il suo fine: Dio.
La lettura di Ritorniamo a sognare è fondamentale per chi vuole impegnarsi nella costruzione di una cristianità del terzo millennio, perché questo testo ci offre l’interpretatio autentica del magistero del regnante pontefice permettendo di comprenderlo meglio e di seguirlo con più consapevolezza.
Adatto a chiunque desideri comprendere il magistero del regnante pontefice
Categoria: Saggio
Autore: Papa Francesco
Pagine: 176 pp
Prezzo: € 15,90
Anno: 2020
Editore: Piemme
EAN: 9788856680065