A Foggia, il 15 dicembre 1990, promosso dal CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, risultati di indagini ed elementi per una valutazione critica dei “nuovi movimenti magici”, dall’occultismo al satanismo.
In occasione della pubblicazione del volume di Massimo Introvigne Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo (1), il CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni, ha promosso, in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale di Foggia, un seminario internazionale sul tema Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dell’occultismo e del satanismo: risultati di un’indagine ed elementi per una valutazione critica, che si è tenuto il 15 dicembre 1990 presso l’Auditorium della Biblioteca Provinciale della città pugliese.
I lavori sono stati introdotti da S. E. mons. Giuseppe Casale, arcivescovo di Foggia-Bovino e presidente del CESNUR, il quale — dopo aver, fra l’altro, pubblicamente ringraziato Alleanza Cattolica “per l’aiuto dato al CESNUR fin dall’inizio delle sue attività” — ha ricordato il ruolo del Centro nell’avviare un serio lavoro di indagine scientifica sul mondo dei “nuovi movimenti magici”, su cui mancavano fino a qualche anno fa studi rigorosi e completi. Il presule presidente del CESNUR ha sottolineato la continuità fra il seminario Il cappello del mago e quello tenuto nel 1988, sempre a Foggia e sempre organizzato dal CESNUR, sul tema Spiritismo e nuove religioni, da cui è stato ricavato un volume monografico (2), accolto con notevole interesse negli ambienti scientifici non soltanto italiani. Ha quindi rivolto un indirizzo di saluto ai partecipanti il dottor Domenico Verile, sindaco di Foggia, sottolineando la necessità anche per i pubblici poteri di conoscere realtà dalle significative risonanze sociali e su cui mancano invece dati attendibili.
La relazione introduttiva — Il ritorno della magia, una “sacra” rappresentazione: lo scenario, gli attori, le trame — è stata svolta dal dottor Massimo Introvigne, di Alleanza Cattolica e direttore del CESNUR, che ha illustrato i momenti di analogia e quelli di differenza fra le “nuove religioni” e i “nuovi movimenti magici”. Di fronte al disagio derivante dal pluralismo dottrinale tipico della cosiddetta “società complessa”, le nuove religioni propongono una fuga verso società artificiali nuovamente “semplici”, mentre i nuovi movimenti magici testimoniano una reazione di tipo sincretistico, che nega la complessità e afferma che a un livello più profondo — esoterico — le contraddizioni vengono risolte o si rivelano come puramente esteriori, semplicemente apparenti o superficiali — essoteriche. Ha quindi preso la parola Giovanni Cantoni, reggente nazionale di Alleanza Cattolica e direttore di Cristianità, sul tema Dopo Marx, i maghi? La riscoperta del pensiero magico in una cultura post-marxista. Il relatore ha messo anzitutto in luce i rapporti — oggi riscoperti — fra il pensiero di Karl Marx e la tradizione del pensiero magico; quindi la possibilità che il lato “magico” e romantico del marxismo venga riproposto dalla stessa cultura socialcomunista dopo il crollo del socialismo reale nell’Est europeo, che metteva in primo piano il Karl Marx “freddo” e razionalista; infine l’emergere di una riscoperta del pensiero magico dopo il marxismo, in collegamento con la condizione di atomizzazione del corpo sociale e la socializzazione del “pensiero debole”. Ha concluso la prima sessione del seminario il dottor Ermanno Pavesi, psichiatra a Sciaffusa, in Svizzera, e presidente del Centro Culturale Gonzague de Reynold, trattando il tema Maghi da legare? Lo psichiatra davanti ai nuovi movimenti magici e affrontando in modo particolare due argomenti: i pericoli per l’integrità psichica cui si espone chi si accosta incautamente alle pratiche magiche e le radici — inconfessate — nel pensiero magico di molte tesi della psicoanalisi sia di Sigmund Freud che di Carl Gustav Jung, le cui dottrine non costituiscono quindi un antidoto “razionale” e “scientifico” alla magia, ma — piuttosto — una sua moderna variante.
Nella seconda sessione il professor Corrado Gnerre, di Alleanza Cattolica, docente di religione a Benevento, ha svolto una relazione su Questione meridionale e questione magica: miti e realtà sulla magia nel Sud, mostrando come al mito diffuso da una certa antropologia positivistica, che vuole la magia dell’Italia Meridionale confinata nelle campagne e nelle zone culturalmente più arretrate, fa da contrappunto una realtà che — senza ignorare l’effettiva presenza di residui di magia contadina nelle zone rurali — vede presente in modo culturalmente assai più rilevante una tradizione magica urbana e a suo modo “colta” che — da Giordano Bruno a Giuliano Kremmerz passando per Cagliostro — è andata di pari passo con l’avanzata nel Sud di una “modernizzazione” forzata e del laicismo, come documentano — fra l’altro — gli interessi esoterici di protagonisti del Risorgimento.
Il dottor Massimo Introvigne ha poi dato lettura della relazione trasmessa dal dottor Michael Homer, storico e giurista di Salt Lake City, nello Stato americano dello Utah, impossibilitato a essere presente, su Sherlock Holmes e il caso delle fate: Sir Arthur Conan Doyle e i nuovi movimenti magici. Illustrando ulteriormente la tesi secondo cui nel mondo moderno razionalismo scettico e credenze magiche convivono nelle stesse persone, la relazione dello studioso statunitense — che aveva già descritto le attività di Sir Arthur Conan Doyle come “missionario” internazionale dello spiritismo nel seminario del CESNUR del 1988 — ha mostrato come lo scrittore inglese, creatore con Sherlock Holmes del principale portavoce letterario del positivismo, dedicò tempo ed energie anche a difendere e a diffondere la credenza nelle fate, di cui adduceva come prove fotografie scattate nello Yorkshire da due adolescenti che più tardi — nel 1986 e nel 1988 —, ormai anziane signore, hanno confessato di averle realizzate utilizzando fate di cartone, ritagliate da un libro per bambini. Nella relazione seguente il professor Michael Fuss, docente presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma e coordinatore del progetto di ricerca sui nuovi movimenti religiosi che la FIUC, la Federazione Internazionale delle Università Cattoliche, conduce su incarico della Santa Sede — e a cui partecipa anche il CESNUR —, ha parlato de Il New Age e la riscoperta della magia, affermando in particolare che il tanto celebrato New Age “non esiste”: non solo perché non si tratta di un movimento organizzato, ma soltanto di un’atmosfera e di un clima, ma soprattutto perché non vi sono in esso elementi veramente “nuovi” e tutto si riduce a una ripresa di temi gnostici già noti nella tradizione del pensiero magico.
Il seminario è stato concluso da S. E. mons. Giuseppe Casale con una relazione sul tema I cattolici e la sfida dei nuovi movimenti magici, di cui segue il testo integrale, pubblicato per gentile concessione del presule.
Al seminario — che ha avuto eco su organi di stampa locali e nazionali — ha partecipato un pubblico attento e interessato; era presente — fra gli altri — il dottor Giuseppe Zingrillo, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia.
Note:
(1) Cfr. Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, SugarCo, Milano 1990.
(2) Cfr. Lo spiritismo, a cura di M. Introvigne, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1989.