Da Avvenire del 25/03/2021
Se è vero che gli onorevoli Alfredo Bazoli (Pd), Matteo Colaninno (Iv), Maurizio Lupi (Gruppo misto) e Antonio Palmieri( Forza Italia) hanno presentato ieri mattina una proposta di legge congiunta per istituire ogni 25 marzo la ‘Giornata per la vita nascente’, sembra proprio che sul tema possa nascere una vera convergenza. L’obiettivo – si legge nella bozza normativa – è di «promuovere la consapevolezza del valore sociale della maternità e della solidarietà tra regioni ». Per concretizzarlo, recita l’articolo 2, «lo Stato, le Regioni e gli enti locali organizzano o promuovono, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di informazione e di riflessione, anche nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di diffondere informazioni sulla gestazione, sulla comunicazione e l’interazione relazionale precoci tra madre e figlio, sulle cure da prestare al nascituro e alla donna in stato di gravidanza, sui diritti spettanti alla gestante, i servizi sanitari e di assistenza presenti sul territorio, la legislazione sul lavoro a tutela dei genitori […], nella prospettiva di far emergere tutta la positività dell’esperienza genitoriale». Il testo si conclude poi con l’articolo 3, che precisa come le iniziative indicate nella proposta di legge non siano appannaggio delle sole pubbliche amministrazioni ma restino aperte alle «associazioni del terzo settore impegnate nel sostegno alla maternità e alla famiglia». L’iniziativa parlamentare con ogni evidenza non è ispirata a motivi confessionali. «Il report dell’Istat su ‘Natalità e fecondità della popolazione residente per l’anno 2019’ – si legge nella relazione che accompagna la proposta di legge – titola ‘Ancora un record negativo per la natalità’, e continua snocciolando dati davvero preoccupanti». Per esempio, i numeri che evidenziano come «per il settimo anno consecutivo, nel 2019 c’è [stato, ndr] un nuovo superamento, al ribasso, del record di denatalità ». E sono sempre i dati Istat a preoccupare ulteriormente Pd, Iv, Gruppo Misto e Forza Italia, se non altro perché «dal 2008 – scrivono i firmatari del testo – le nascite sono diminuite di 156.575 unità (-27%)». I bimbi vengono alla luce sempre meno nell’ambito del matrimonio, e ancora una volta lo dimostrano i dati: nel 2019, all’interno di una relazione nuziale hanno fatto capolino 18mila bebè in meno rispetto all’anno precedente, che diventano 184 mila se rapportati al 2008. Da qui, proseguono i parlamentari, emerge «l’esigenza di una rinnovata Oggi alle 14 alla Camera tredici parlamentari che hanno depositato in questi giorni alle Camere i quattro disegni di legge per istituire una Giornata nazionale per la vita
strategia destinata alla valorizzazione della genitorialità e della famiglia ». Si denuncia un «clima scarsamente favorevole alla discussione trasparente e aperta su tematiche così delicate», ma proprio per questo Bazoli, Colaninno, Lupi e Palmieri ritengono che «i numeri prima riassunti» elevino «la scelta di accogliere un figlio» a «parte di un sistema nascente presenteranno le loro iniziative legislative. Una premessa di grande significato al primo «Festival nazionale della Giornata per la vita nascente» di sabato
di valori». Parlano di «generosità » del «generare», ma contemporaneamente domandano «anche adeguato sostegno da parte delle politiche pubbliche», auspicando pure, accanto a provvedimenti economici, «una cornice culturale che sappia accompagnare il desiderio di paternità e maternità, e non, come troppo spesso accade oggi, scoraggiarlo (14.30-17.30) cui si partecipa online su www.giornatavitanascente.org e sul canale Youtube dell’evento. In programma musica, interviste, storie e approfondimenti.
o ridurlo a scelta esclusivamente individuale e privata». La direzione è quella già indicata dal Family act, la legge delega del 2020 che riordina i sussidi per i nuclei familiari e introduce l’assegno universale per i figli a carico (superando dunque la logica del sostegno alle situazioni di necessità): la definiscono «una innovazione significativa », premessa per «altri segnali forti ed espliciti». Che ci sia convergenza in questa prospettiva lo prova anche il fatto che un disegno di legge sostanzialmente analogo – anche nella relazione accompagnatoria – è stato presentano al Senato da Paola Binetti e Maurizio Gasparri (Fibp-Udc),
Lucio Malan (Fi), Gaetano Quagliariello( Misto) e Simone Pillon (Gruppo Lega Salvini premier), e di nuovo alla Camera pure da Alessandro Pagano (Lega), il quale – insieme ad altri colleghi di partito – affida alla Giornata del 25 marzo un ulteriore obiettivo: «Contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze culturali sulle donne che desiderano portare avanti la maternità ». A muoversi a Palazzo Madama è pure Isabella Rauti di Fdl, che ha depositato un testo identico – anche nella relazione – a quello di Bazoli e Gasparri. Come dunque spesso accade quando la politica si muove con una simile unità d’intenti, è probabile che queste bozze riescano a maturare in un testo unificato. A quel punto, discusse in Commissione prima e in Aula poi, ben potrebbero dirigersi verso il varo di una Giornata nazionale per la vita nascente.
Foto da vatican.va