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“Vi decapiteremo tutti”

14 Novembre 2020 - Autore: Alleanza Cattolica

Di Giulio Meotti da Il Foglio del 13/11/2020

Mentre il presidente francese Emmanuel Macron lavora alla legge con­tro il “separatismo islamista”, gli islamisti minacciano di separare non poche teste dai corpi di numerosi sindaci e professori. Scritte che minacciano di decapitare Jérémie Bréaud, il sindaco macroniano di Bron (Rodano), sono apparse in diversi punti di Lione, portando il ministro dell’interno Gerald Darmanin a mettere sotto tutela il primo cittadino “Jérémie Bréaud, ti decapiteremo, figlio di Satana”. E ancora: “Decapiteremo insegnanti e stu­denti”. “Non ho paura e non mi arrende­rò”, ha risposto Bréaud. Minacce identiche al sindaco dell’ottavo arrondissement di Lione, Olivier Berzane, sulle mura di una scuola. L’Associazione dei sindaci parla di centinaia di minacce arrivate in questi giorni. Secondo France Info, sono state aperte duecento indagini per minac­ce di morte in relazione alla decapitazione del professor Samuel Paty a Conflans-Sainte-Honorine.

“Ci sono molte minacce che prendono di mira personali pubblici e insegnanti”, precisa una fonte giudiziaria al Parisien. Nell’Essonne, un sindaco è stato minacciato di morte dopo che ha reso omaggio a Paty. Si tratta di Stéphane Raffalli, primo cittadino socialista di Ris-Orangis. “O odioso francese, insulti il Profeta Maomet­to, ti staccheremo il collo”.

“Fatti simili contro funzionari eletti so­no stati osservati nell’Ile-de-France”, racconta il Parisien. Che il clima fosse incandescente si era capito durante l’o­maggio a Paty nelle scuole, dove sono state segnalate quattrocento violazioni del minuto di silenzio”, come ha appena rive­lato il ministro dell’Istruzione, Jean-Michel Blanquer. Studenti che hanno fi­schiato durante il momento di raccogli­mento, altri che hanno riso, altri ancora che hanno diffuso la foto di Paty decapita­to. In un liceo di Caluire-et-Cuire, vicino a Lione, uno studente ha minacciato un in­segnante di “tagliargli la testa”. A Gisors (Eure), una ragazza ha distribuito una fo­to di Paty inginocchiato ai suoi compagni. Si va da 160 casi di rifiuto di partecipare al minuto di silenzio a interruzioni e,peg­gio ancora, 150 casi di apologia del terrorismo islamico.

Il fenomeno è talmente diffuso che ad Albertville, in Savoia, la polizia ha dovuto convocare in commissariato quattro bam­bini di dieci anni e i loro genitori perché in classe, rivolti agli insegnanti, hanno detto che “quel professore meritava di mo­rire”. Anche il sindaco di Le Touquet, Da­niel Fasquelle, è stato oggetto di minacce di morte dopo un post su Paty, come Mohamed Boudjellaba, sindaco di Givors: “Ma­cron stiamo per tagliarti la testa con quel bastardo di Boudjellaba”. Un ingegnere è stato appena arrestato per avere minacciato di decapitazione Laurent, il professore di Storia e Geografia nell’area di Grenoble e che compare nel reality televisivo “Koh-Lanta”. “Ti de­capiterò”. Laurent stava preparando un video-tributo a Paty. “Sai cosa facciamo agli insegnanti?”, gli ha scritto l’islamista. Un altro insegnante di Storia e Geografia della scuola media Jacques Prévert di Noisy-le-Grand è stato minacciato. A Reims, un poliziotto si è sentito dire da un autista: “Ti taglio la testa come a Paty”.

Béchir Ben Hassen, un imam bandito dalla predicazione in Tunisia, è apparso in video sui social ricordando che le quat­tro scuole giuridiche dell’islam convalida­no la decapitazione per chiunque “offen­da il Profeta”. Gli insegnanti sono avvisati e con loro i sindaci che li sostengono. In una intervista al Soir, il ministro dell’I­struzione francese Jean-Michel Blanquer ha detto che i professori che si sentono minacciati possono chiedere una prote­zione. “Mio padre ti decapiterà”: così uno studente ha detto al suo insegnante del­la scuola media Pierre Mendes France, a Saumur. Lo ha fatto in classe, davanti a tutti. Come l’Isis faceva agli insegnan­ti di Raqqa. La colonna sonora di quest’incubo da islamizzazione diffusa l’ha trasmessa ieri un rapper di Parigi che si fa chiamare “Maka”. Il brano si inti­tola “S***** P***”, le iniziali del pro­fessore decapitato. “Tagliamo Samuel Paty, senza empatia”. In mano, un ma­chete. Quello che sta dividendo in due la Francia.

Foto da articolo

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