• Passa al contenuto principale
  • Skip to secondary menu
  • Passa al piè di pagina
Alleanza Cattolica

Alleanza Cattolica

Cristianità

  • Cristianità
    • La rivista Cristianità – indici
    • Abbonarsi
    • Quaderni di Cristianità
    • Edizioni Cristianità
  • Temi
    • Famiglia
      • Educazione
      • Matrimonio
      • Family day
    • Aborto
    • Divorzio
    • Droga
    • Fine vita
      • Omosessualità
    • Unioni civili
    • Dizionario del Pensiero Forte
    • Affidamento a Maria
      • Appello ai Vescovi e ai Sindaci d’Italia
      • L’affidamento alla Madonna dei Vescovi
      • Affidamento alla Madonna da parte dei sindaci
  • Rubriche
    • Voce del Magistero
      • Angelus
      • Udienze
      • Regina coeli
      • Discorsi
      • Magistero episcopale
    • Lo scaffale
    • Via Pulchritudinis
      • Arte
      • Architettura
      • Cinema
      • Costume
      • Iconografia
      • Letteratura
      • Musica
      • Teatro
    • Nel mondo…
      • Italia
        • Elezioni 2022
      • Africa
      • Centro america
      • Europa
      • Medio Oriente
      • Mediterraneo
      • Nord America
      • Sud America
      • Sud-est Asiatico
    • Economia
    • Interviste
    • Comunicati
    • English version
    • Versión en Español
  • Spiritualità
    • Il pensiero del giorno
    • Cammei di Santità
    • Esercizi di Sant’Ignazio
    • Le preghiere della tradizione
    • Sante Messe del mese
      • Ora di adorazione
  • Lettere agli amici
  • Eventi
  • Audio e Video
    • Video
      • Riflessioni di Marco Invernizzi
      • Storia della Chiesa
      • Geopolitica
      • Islam: ieri e oggi
      • Video interviste
      • Convegni
      • Conferenze
    • Scuole estive
    • Audio
    • Radio Maria
Ti trovi qui: Home / Dalla stampa / Vietato ridere per 11 giorni. Nord Corea costretta al lutto

Vietato ridere per 11 giorni. Nord Corea costretta al lutto

23 Dicembre 2021 - Autore: Alleanza Cattolica

Da Avvenire del 22/12/2021

Ridere? In Corea del Nord sarà vietato per undici giorni. A dieci anni dalla morte del padre, secondo nella dinastia comunista che governa il Paese dal 1948, Kim Jong-un ha imposto 11 giorni di lutto e una serie di regole draconiane quanto discutibili. Era il 17 dicembre 2011 quando Kim Jong-il moriva dopo 17 anni di “regno” giocato tra eccessi e rigore, testimone di un dialogo altalenante con la comunità internazionale, segnato dal rilancio del programma nucleare e missilistico poi proseguito e perfezionato dal figlio con un successo sperimentale che nessuno, tanto meno il vicino sudcoreano, vorrebbe mai confermato in un conflitto reale. Quello che è per Costituzione «leader supremo» a capo di «una dittatura della democrazia popolare» sottoposta all’organizzazione del Partito dei lavoratori coreani non ha l’umorismo tra le sue prerogative ufficiali. Di conseguenza i cittadini nordcoreani sanno di non potere ignorare le direttive che impongono di evitare manifestazioni di gioia, celebrare lieti eventi e darsi a una qualsiasi svago o acquisto non indispensabile. Anche perché, come ricorda Radio Free Asia (Rfa) che ha raccolto la testimonianza di una fonte locale, «in passato molte persone sorprese a bere o assumere droghe durante il periodo del lutto sono state arrestate e giudicate come criminali politici. Sono state portate via e mai più viste». Non ignaro dei rischi di “contagio” imperialista, memore dell’esempio paterno che – considerando non voluttuari i molti milioni di dollari spesi tra nucleare, pellicole per soddisfare la passione cinematografica e importazione clandestina di pregiato cognac francese – aveva precluso ai sudditi una serie di insane abitudini borghesi, Kim Jong-un ha negli anni scorsi già imposto il bando a jeans, capelli lunghi, piercing e cappotti di pelle. Comunque sia tra i divieti imposti per ricordare l’illustre genitore e garantire il cordoglio nazionale vi è anche quello di celebrare lutti familiari, alla stregua dei compleanni e di bere alcolici e assumere sostanze di altro genere. Ligia al suo ruolo e guidata da funzionari sopravvissuti a pressioni e purghe da far tremare i polsi, la forza pubblica è stata allertata e sarebbe pronta a individuare e reprimere con fermezza ogni contravventore. La popolazione è avvisata. È difficile che la maggioranza dei 25 milioni di nordcoreani, che vivono al 60 per cento in povertà e condividono le risorse con oltre un milione di militari e altrettanti funzionari di partito, possano solo pensare a shopping o a manifestazioni di giubilo. Forse, però nel clima di cordoglio anche un sospiro di sollievo davanti alla constatazione che il Paese resta ufficialmente l’unico al mondo a non avere registrato un solo caso di Covid-19 pur avendo la sua frontiera settentrionale ermeticamente sigillata dal fraterno alleato cinese potrebbe costare caro.

Condividi:

  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic per condividere su WhatsApp (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Archiviato in:Dalla stampa

Footer

Alleanza Cattolica

Viale Parioli 40, 00197 Roma
tel. +39 349 50.07.708
IBAN: IT59N0623012604000030223995
info@alleanzacattolica.org

Cristianità

c.p. 185 – 29100 Piacenza
tel. +39 349 50.07.708
C.F. 00255140337

Chi siamo

  • Presentazione
  • Statuto
  • Riconoscimento ecclesiale
  • Decreto Indulgenza
  • Inter nos
  • Email
  • Facebook
  • Instagram
  • Twitter
  • Youtube

Iscriviti alle Newsletter

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Copyright © 2023 Alleanza Cattolica · Accedi