di alfredo mantovano
Maternità al bivio: dalla libera scelta alla surrogata. Una sfida mondiale. E’ il titolo del convegno che si svolge oggi a Montecitorio, per iniziativa dell’associazione Se non ora quando-Libere, sull’utero in affitto. Fra le relatrici, le ministre del governo in carica Finocchiaro e Lorenzin, parlamentari europee e italiane, la vicepresidente del Parlamento francese, la socialista Laurence Dumont. L’importanza del tema e il coraggio delle promotrici, che da sinistra con questo incontro danno seguito all’appello da loro lanciato nel dicembre 2015, che ha aperto proprio in quell’area un dibattito serio sul tema, non sono stati sufficienti a convincere la presidente della Camera a concedere il proprio patrocinio. Spiegazione testuale: “su temi sensibili non si appoggiano iniziative dove c’è la scelta netta di una parte”. Chiaro? Discutere della condizione di donne sottoposte a elettrostimolazione ovarica e alla sottrazione del bambino poche ore dopo averlo messo al mondo è una “scelta di parte”. Come qualifica l’on. Boldrini la foto che su la Repubblica di ieri, a corredo del pezzo che informava del diniego del suo patrocinio, la ritrae in compagnia dell’on. Vendola, del di lui compagno e del bambino avuto con la maternità surrogata? “Super partes”? Anche “super” la “parte” delle donne?