Criticare Donald Trump “a prescindere” è vissuto da larga parte dei media occidentali come un imperativo morale. Per questo un invito come quello rivolto da Papa Francesco a valutare sulla base dei fatti concreti è stato dapprima strumentalizzato, manipolandone – more solito – le parole e utilizzandolo per parificare il neo eletto presidente degli USA ad Adolf Hitler; quindi è stato velocemente rimosso: non può darsi neanche per caso che Trump ne faccia una buona. E invece la decisione del nuovo leader USA di ridurre i fondi alle ong che finanziano l’aborto nei Paesi poveri va accolta positivamente: contrasta quel colonialismo ostile alla vita più volte condannato dallo stesso Pontefice, una sorta di estorsione di Stato che condiziona gli aiuti alla diffusione massiccia dell’aborto, e permette a più creature di venire al mondo. Quel che Trump inizia oggi a bloccare piaceva molto al premio Nobel per la pace Obama e avrebbe conosciuto un incremento se Hillary Clinton fosse andata alla Casa Bianca. Non è una buona notizia?