Mons. Corrado Sanguineti, Cristianità n. 388 (2017)
Atto di consacrazione letto il 13-5-2017 da S. E. mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia, al termine della Messa di consacrazione della diocesi al Cuore Immacolato di Maria celebrata nel duomo di Pavia. Il testo è nel sito web <http://ticino.diocesi.pavia.it/pls/pavia/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=35496>, consultato il 10-12-2017. Il titolo, ricavato dal testo, è redazionale.
«Un messaggio che non cessa di essere attuale e di parlare ai nostri tempi»
Nostra Signore di Fatima, ci raccogliamo stasera ai tuoi piedi, in questo giorno in cui ricordiamo la tua prima apparizione ai tre pastorelli, avvenuta cent’anni fa, mentre l’Europa era dilaniata dal primo conflitto mondiale, e si addensavano nubi oscure sul suo orizzonte.
Tu, Madre dolcissima, sei scesa dal cielo, e hai posato il tuo sguardo su tre semplici bambini, Giacinta, Francesco e Lucia, che alla tua scuola hanno percorso un cammino di grazia e di santità.
Ti sei manifestata ai loro occhi limpidi e al loro cuore puro, li hai chiamati all’incontro con Te, e attraverso di loro hai consegnato un messaggio rivolto alla Chiesa e al mondo, un messaggio che non cessa di essere attuale e di parlare ai nostri tempi e alle nostre anime.
Nelle tue parole, Vergine Santa, risuona il Vangelo del Tuo Figlio Gesù, con il suo forte invito alla conversione e alla penitenza, strada alla pace e alla gioia vera: quanto abbiamo bisogno di pace, nelle nazioni, nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie ferite!
Quanto abbiamo bisogno di ritrovare le sorgenti della gioia, la gioia pura e bella, che non può essere ridotta a fuggevoli momenti di piacere, a un benessere ricercato sopra ogni cosa!
Insieme con l’invito alla conversione, Tu, Maria, hai fatto riecheggiare a Fatima il richiamo alla preghiera, per chiedere e custodire il dono della pace, per ottenere la conversione e la salvezza dei peccatori, che rischiano di indurirsi nel peccato, di chiudersi per sempre all’amore di Dio, condannando se stessi all’eterna dannazione.
Ai tre pastorelli hai affidato la preghiera del Rosario, da Te particolarmente amata e raccomandata come strumento di salvezza. Alla preghiera, hai unito l’invito all’offerta di sacrifici e penitenze, come atto d’amore a Gesù, in riparazione dei peccati che offendono e feriscono il cuore di Dio; così Tu chiedi a tutti noi, proprio iniziando dai bambini, prediletti del Padre e di Gesù, di partecipare all’opera redentiva di Cristo, di farci carico dei nostri fratelli e sorelle, più lontani da Dio, più oscurati nell’anima dal peccato, dalla menzogna, dal Maligno: «Pregate, pregate molto e fate dei sacrifici per i peccatori: molte anime vanno all’inferno perché non c’è nessuno che prega e si sacrifica per loro!».
A Fatima hai manifestato il segno del tuo Cuore Immacolato, strettamente unito al Cuore di Cristo, hai indicato nel legame con il tuo Cuore una via semplice di grazia e di santità, hai chiesto, attraverso la tua serva Lucia, la consacrazione a Te e al tuo amore materno della Chiesa, del mondo, dei popoli, e hai preannunciato un destino di dolorose persecuzioni, che avrebbero accompagnato il cammino della Chiesa, giungendo a colpire anche il Papa. Grazie alla potenza di questa consacrazione, più volte rinnovata da San Giovanni Paolo II, abbiamo già sperimentato, in vari modi, il tuo soccorso, la tua protezione che libera, la tua supplice onnipotenza che intercede e ottiene pace dal Signore della vita.
Questa sera, come Chiesa di Pavia, mentre ti rendiamo grazie per la tua presenza sollecita nella nostra storia e nel cammino faticoso e convulso dell’umanità, vogliamo rinnovare e compiere l’atto umile e solenne della nostra Consacrazione e del nostro Affidamento a te, Bella Signora di Fatima, al tuo Cuore immacolato, ferito dai nostri peccati e dall’indifferenza di tanti cuori, tenace e fedele nel suo amore tenero e forte per ognuno di noi, per ogni vita concepita nel grembo materno, per ogni creatura umana, chiamata a un destino eterno.
Come pastore di questa porzione del popolo di Dio, Ti affido e Ti consacro la mia persona, il mio ministero: che io possa essere pastore fedele, dedito totalmente al bene del mio popolo, che io lo possa servire nella verità e nella carità del Vangelo.
Ti affidiamo e Ti consacriamo il nostro Seminario: che sia casa dove si formano autentici pastori, secondo il cuore di Cristo, figli affezionati a Te, che i nostri seminaristi siano perseveranti e crescano nella bellezza della santità, che non manchino, tra i nostri giovani, nuove e vere vocazioni al ministero sacerdotale, alla vita consacrata, alla missione per il Regno.
Ti affidiamo e Ti consacriamo i nostri diaconi, i nostri sacerdoti, i religiosi e le religiose, tutti i consacrati e le consacrate che vivono tra noi: o Madre, sii loro vicina, custodiscili nell’ora della fatica e della tentazione, rinnova in ciascuno di loro la gioia di essere tutti di Gesù e tutti tuoi!
Ti affidiamo e Ti consacriamo le nostre comunità, le nostre parrocchie: alla Tua scuola, o Maria, possano essere davvero comunità aperte e accoglienti, che vivono la passione dell’annuncio e della testimonianza, che sanno farsi prossime a chi soffre, a chi è scartato, a chi brancola nel buio.
Ti affidiamo e Ti consacriamo le nostre famiglie, soprattutto quelle ferite dalla divisione, dalla povertà, da prove pesanti e dolorose: sotto il tuo manto, trovino consolazione e speranza, sappiano riprendersi dopo ogni caduta, siano grembi accoglienti per ogni vita che nasce, e case che custodiscono la vita che si fa fragile, possano vivere la gioia dell’amore, fedele, indissolubile e fecondo.
Ti affidiamo e Ti consacriamo i nostri bambini, perché Tu vegli sulla loro innocenza, i nostri adolescenti e i nostri giovani, perché possano scoprire quale pienezza di vita nasce dall’amicizia con Cristo, e con l’aiuto di amici grandi e di veri maestri, sappiano spendere la loro giovinezza per ciò che è bello, buono e vero, sappiano discernere il bene autentico, senza lasciarsi ingannare da falsi illusioni, senza cadere vittime della violenza, della droga, di una sessualità disordinata e irresponsabile.
Ti affidiamo e ti consacriamo, infine, i nostri fratelli, più piccoli, nei quali siamo chiamati a toccare la carne sofferente di Cristo, per servire in loro, il Tuo Figlio Gesù: i malati, i sofferenti, nelle nostre case e negli ospedali; gli anziani, che vivono spesso il peso della solitudine, o che sono ospiti di strutture d’accoglienza; i disabili che nella loro fragilità ci ricordano la vera grandezza dell’essere uomini e donne; i poveri, i senza tetto, i profughi e i migranti, i carcerati, tutte le persone ai margini, ferite dalla vita. A tutti e per tutti mostrati madre, e dona a ognuno di noi un cuore attento, disponibile, capace di farsi prossimo e di condividere i bisogni degli altri, amando e onorando in loro il Signore!
Nostra Signore di Fatima, accogli il nostro Affidamento a Te, consacraci nel tuo amore, aiutaci a vivere il nostro tempo, con un animo pieno di fiducia e di speranza, illuminati e confortati dalle tue parole, che attestano la potenza dell’amore fedele di Dio: «Alla fine, il mio Cuore Immacolato trionferà!».
Nel tuo Cuore Immacolato si sveli a tutti la potenza dell’Amore Misericordioso, Amore più potente del peccato, Amore più potente della morte. Amen.