Nota del 19 ottobre 2018
Cento anni fa nasceva a Plymouth, Michigan, Russell Kirk, il padre della rinascita conservatrice statunitense nella seconda metà del Novecento. Nell’occasione riproponiamo questo ricordo comparso su Cristianità nel 1994.
Russell Kirk
Il 29 aprile 1994 è deceduto a Mecosta, nello Stato nordamericano del Michigan, il professor Russell Kirk, uno dei maggiori esponenti della tradizione anglo-americana del pensiero conservatore.
Nato a Plymouth, sempre nel Michigan, il 19 ottobre 1918, ottiene, in patria, titoli accademici in Storia e, nel 1952, è Doctor Litterae della St. Andrews University, in Scozia. Seguiranno altri dodici titoli accademici onorari. Docente universitario di Storia della Civiltà e di Dottrine Politiche, dall’inizio degli anni Sessanta lascia la carriera accademica per dedicarsi completamente allo studio. Nel 1964, superando una posizione filosofica di tipo stoico coltivata fin dalla gioventù, si converte al cattolicesimo e riceve il battesimo.
Nel 1957 fonda il trimestrale Modern Age, che dirige fino al 1959. Nel 1960 fonda — e dirige fino alla sua scomparsa — The University Bookman, edito dalla fondazione The Educational Reviewer, istituita nel 1951, di cui è presidente. Dal 1955 al 1980 tiene la rubrica From the Academy per il quindicinale National Review e, dal 1962 al 1975, redige numerosissimi articoli, diffusi tramite agenzia, che complessivamente intitola To the Point.
Apprezzato conferenziere in molti paesi occidentali e consigliere culturale di personalità politiche statunitensi di primo piano, si occupa di critica letteraria, narrativa, storia, politica, storia delle idee e dottrine politiche. Dal 1988 cura la collana Library of Conservative Thought per la casa editrice Transaction, di New Brunswick e Londra.
Dal 1979, divenuto presidente della Marguerite Wilbur Eyer Foundation, di Santa Barbara in California, dà vita — insieme alla moglie Annette e grazie alla collaborazione dell’ISI, l’Intercollegiate Studies Institute, di Bryn Mawr, in Pennsylvania —, presso la sua residenza, a seminari culturali con l’intervento, fra i relatori, di molti fra i più noti esponenti della cultura conservatrice anglo-americana.
Fra i vari riconoscimenti e premi che ha ricevuto si segnalano, nel 1984, l’Ingersoll Prize e, nel 1989, la Presidential Citizens Medal, conferitagli dal presidente degli Stati Uniti d’America Ronald Reagan.
Fra le sue opere — ventinove volumi, oltre a centinaia fra articoli, saggi e recensioni — spiccano The Conservative Mind. From Burke to Eliot (1953; 7a ed. riveduta e ampliata, Regnery Gateway, Washington 1986); Eliot and His Age. T. S. Eliot’s Moral Imagination in the Twentieth Century (1971; 2a ed. riveduta, 1984, reprint Sherwood Sugden, Peru 1988); e The Roots of American Order (1974; 3a ed., Regnery Gateway, Washington 1992).
Con Alleanza Cattolica — che conosce dal 1963, cioè dalla sua «preistoria» — è protagonista di due cicli di conferenze, in alcune città italiane, nel 1989 e nel 1991, in cui tratta rispettivamente delle analogie e delle differenze fra le rivoluzioni americana e francese e dell’attualità politico-culturale del suo paese (cfr. l’intervista a cura di Marco Invernizzi, Le due anime dell’America, in Cristianità, anno XVII, n. 170, giugno 1989; e l’intervista a cura di Marco Respinti, Dove vanno gli Stati Uniti? La politica estera nordamericana e il «Nuovo Ordine Mondiale», ibid., anno XIX, n. 195-196, luglio-agosto 1991).
Nella raccolta di massime, curata da Hugh S. Moorhead, The Meaning of Life (Chicago Review Press, Chicago 1988, p. 101), è riportata un’affermazione di Russell Kirk, del 25 ottobre 1969, di chiara ispirazione catechistica: «Conoscere Dio e goderLo per sempre; questo, credo, è il fine dell’esistenza umana».