Da La Gazzetta di Parma del 27/09/2018. Foto da diocesifaenza.it
La crisi della democrazia? Etica prima che politica. E‘ quanto emerso durante l’incontro sulla crisi dei valori cristiani che si è svolto giovedì pomeriggio all’auditorium del Palazzo del Governatore. Promossa da «Intesa San Martino» grazie al supporto della Fondazione De Gasperi e del Comune con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Fondazione Cariparma, delle Diocesi di Parma e Faenza, la conferenza ha preso spunto dalla presentazione del testo «Per una nuova democrazia» scritto dal vescovo di Faenza Mario Toso, incentrato sull’impegno sociale dei cattolici e sul loro operato nel mondo civile.
Introdotto dal cancelliere della diocesi don Luciano Genovesi, il vescovo Toso è stato affiancato dal magistrato Alfredo Mantovano (in passato sottosegretario al ministeno degli Interni e attuale presidente della fondazione vaticana Aes) e Lorenzo Ornaghi (ex minion dei Beni culturali). La conferenza si è aperta con il saluto di Gino Gandolfi, presidente della Fondazione Cariparma, ed è stata moderata da Andrea Coppola, dirigente e responsabile organizzativo di Intesa San Martino.
«La crisi della democrazia odierna – ha spiegato monsignor Toso – è etica prima che politica e di rappresentanza. Oggi la libertà è interpretata in senso individualistico e questo ha portato a una crisi del vene e del bene, che non si ritengono più misure incontrovertìbili. A questo si collega anche una crisi della solidarietà. A questi cambiamenti corrispondono tre crisi dello stato di libertà, di diritto e sociale. Perché il capitalismo non si armonizza più con l’economia reale; prevale invece un capitalismo finanziario che assolutizza il profitto e che danneggia il tessuto sociale ela stessa economia produttiva, mettendo in crisi i diritti sociali». Per Mantovano oggi la crisi della democrazia è legata al fatto che «non viene data rappresentanza alle istanze della popolazione. Come già ammoniva 40 anni fa San Giovanni Paolo Il – ha ricordato – una democrazia senza valori si trasforma in stato totalitario in modo subdolo. Oggi il popolo si sta ribellando a un sistema che, soprattutto in Europa. lo ha privato delle sue decisioni.
Il problema esiste e la dottrina sociale della Chiesa offre soluzioni per affrontarlo». Simile anche la riflessione di Ornaghi: «Se convinzioni e valori si indeboliscono la democrazia fa fatica a stare in piedi con le sue sole procedure. Per andare avanti e superane questa crisi servono giovani motivatiespintida sani principi».
Luca Molinari