Di Papa Francesco da Il Corriere del 12/09/2021
Sono lieto di introdurre il presente volume, che raccoglie testi scelti di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI sull’Europa, opportunamente pubblicato per il 50° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e l’Unione Europea.
Con la limpidezza, l’immediata accessibilità e insieme la profondità che gli sono proprie, il Papa emerito delinea qui magnificamente quella «idea d’Europa» che ha indubbiamente ispirato i suoi Padri fondatori e che sta alla base della sua grandezza ed il cui definitivo offuscamento sancirebbe il suo complessivo e irreversibile declino.
Perché — questo ci insegna forse meglio di altri proprio colui che volle assumere il nome di Benedetto, anche per richiamare l’Europa alle sue radici —, alla base dell’Europa, della sua creatività, della sua sana prosperità e, prima di tutto, della sua umanità c’è l’umanesimo dell’incarnazione; scrive Joseph Ratzinger che «la figura di Gesù Cristo sta al centro della storia europea ed è il fondamento del vero umanesimo, di una nuova umanità. Perché se Dio è divenuto uomo, allora l’uomo acquisisce una dignità del tutto nuova. Se l’uomo invece è solo il prodotto di un’evoluzione casuale, allora la sua stessa umanità è un caso e così a un certo punto sarà possibile sacrificare l’uomo per scopi apparentemente superiori. Ma se Dio però ha creato e voluto ogni singolo uomo, le cose stanno in modo completamente diverso. E se Dio stesso è divenuto un uomo, se addirittura ha patito per l’uomo, allora l’uomo partecipa alla dignità propria di Dio. Chi erra su cosa è l’uomo, attacca Dio stesso».
Al di là di tante parole e di proclami altisonanti, oggi in Europa va sempre più smarrendosi proprio l’idea del rispetto di ogni vita umana a partire dalla perdita della consapevolezza della sua sacralità, cioè proprio a partire dall’offuscamento della coscienza che siamo creature di Dio.
Benedetto XVI non ha paura di denunciare negli anni con grande coraggio e lungimiranza le tante manifestazioni di questa drammatica rinuncia all’idea di creazione, sino alle attuali, ultime conseguenze, descritte in modo assolutamente chiaro e convincente nel testo introduttivo.
Il volume, pur intriso di grande realismo, non si chiude con pessimismo e tristezza; al contrario: «Un motivo della mia speranza — scrive — consiste nel fatto che il desiderio di Dio, la ricerca di Dio è profondamente scritta in ogni anima umana e non può scomparire. Certamente, per un certo tempo, si può dimenticare Dio, accantonarlo, occuparsi di altre cose; ma Dio non scompare mai. È semplicemente vero quanto dice sant’Agostino, che noi uomini siamo inquieti finché non abbiamo trovato Dio. Questa inquietudine anche oggi esiste. È la speranza che l’uomo sempre di nuovo, anche oggi, si ponga in cammino verso questo Dio».
Così, svelandoci il segreto della sua letizia in questi tempi difficili, Benedetto XVI ci indica anche la strada da percorrere per la rinascita dell’Europa.
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