Abbiamo certamente ottenuto una vittoria, ma possiamo perdere la battaglia culturale. Abbiamo fermato, grazie al voto dei senatori di centro-destra, ma con l’«aggiuntina» determinante di qualche decina di franchi tiratori del centro-sinistra, una proposta di legge che offendeva il senso comune. Ma la verità sul tema non emerge. Siamo nella condizione in cui le forze ideologiche che spingono da decenni per diffondere e imporre la teoria gender continuano a dettare l’agenda culturale del Paese e a stabilire le priorità.
Abbiamo “vinto” questa volta, ma perderemo alla prossima se non coglieremo l’occasione per informare e cercare di convincere il maggior numero possibile di persone per una battaglia di libertà e civiltà.