Da Avvenire del 10/02/2022
Papa Francesco non si stanca mai di denunciare l’“inverno demografico” che sta colpendo la Vecchia Europa e l’Italia in particolare. Sulla scia di questa preoccupazione la diocesi di Teramo-Atri, guidata da monsignor Lorenzo Leuzzi, ha approfittato della 44ª Giornata nazionale per la Vita per promuovere un convegno su «La denatalità fenomeno stabilmente espansivo: prospettive per il futuro». L’evento, svoltosi lo scorso weekend a Scerne di Pineto sulla riviera adriatica, ha visto la partecipazione di oltre cinquanta esperti. Gli studiosi hanno analizzato e approfondito le diverse sfaccettature legate al fenomeno della denatalità dagli aspetti medico-scientifici a quelli economici, sociali, culturali e mediatici – al termine di un lavoro di gruppo condotto da dieci Dipartimenti di Ostetricia e Ginecologia (afferenti alle Università di Ancona, Chieti-Pescara, Ferrara, Foggia, L’Aquila, Roma Campus Biomedico, Roma Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Università “La Sapienza” Policlinico Sant’Andrea, Roma “La Sapienza” Policlinico Umberto I e Roma Tor Vergata) sotto il coordinamento del professor Domenico Arduini, dell’Università di Tor Vergata.
Il convegno ha ricevuto la benedizione di papa Francesco con un telegramma firmato a suo nome dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin in cui ha espresso «apprezzamento per l’attenzione a una tematica quanto mai attuale, che richiede di essere affrontata con coraggio e approccio interdisciplinare». Presenti all’evento anche il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti e il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, che hanno illustrato le recenti misure adottate a sostegno delle famiglie in ambito nazionale e regionale. Al termine è stato firmato un importante documento finale in cui si denuncia il fatto che la denatalità «sta assumendo aspetti che minano anche la sicurezza nazionale ed il futuro dell’Italia». Facendo proprie le preoccupazioni per “l’inverno demografico” manifestate dal Papa e i timori espressi dal presidente Sergio Mattarella, i firmatari chiedono che la problematica della denatalità «non venga confinata in rigidi spazi, siano essi lavorativi, sociali o ecologici, ma si apra ad un nuovo rinascimento culturale sull’argomento, ed intendono impegnarsi nel sostenere, nei propri ambiti di ricerca e della didattica, le diverse realtà educative».