Di Francesco Boezi da Il Giornale del 07/03/2022
Che i cattolici non riescano più ad incidere sul piano dell’opinione pubblica è cosa nota ma, proprio nel bel mezzo di tempi così complessi, il Vaticano sembra aver deciso di correre ai ripari.
La Santa Sede ha infatti avallato, dopo molto tempo, un’iniziativa di un network di associazioni del laicato cattolico. Quello che avanzerà una proposta politica. Nel senso che, durante l’evento di mercoledì prossimo, sarà discussa un’agenda in grado d’influire sulle prospettive politiche italiane. É quello che in gergo si chiama “ritorno in campo”. Se non altro perché, in questo caso e dopo tanti tentativi di diversa entità, si intravedono tutti i crismi dell’ufficialità.
Le piazze e le istanze cattoliche non fanno breccia come una volta ed ora il Vaticano, per la gioia degli organizzatori, ha optato per presenziare, peraltro con due tra i massimi vertici della Chiesa cattolica italiana dopo il pontefice, al convegno che si terrà presso la pontificia Università San Tommaso d’Aquino, e più nello specifico, all’Angelicum. Il titolo è “Sui tetti, pubblica agenda sussiadiaria e condivisa”.
Due i nomi di spicco per parte ecclesiastica: il cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana, ed il cardinale e segretario di Stato Pietro Parolin. Il primo introdurrà i lavori, mentre il secondo li concluderà con una lectio magistralis. Sembra il segno di qualcosa di più di un semplice interesse.
La finalità di tutti adesso (Parolin è un diplomatico centrale per gli assetti geopolitici che si sta spendendo attivamente) è la pace alle porte d’Europa e mai come in questo frangente – ci fanno sapere dai sacri palazzi – c’è bisogno di voci cristiane. Gli inviti sono stati recapiti sui tavoli di tanti leader ed esponenti politici. Si confida nella partecipazione di Antonio Tajani, di Gianni Letta, di Matteo Salvini, di Giorgia Meloni, di Matteo Renzi, Enrico Letta e così via. E ci si attende pure che, tra il pubblico astante, spuntino molti parlamentari.
Per l’ex sottosegretario Alfredo Mantovano, sarà sì l’occasione del rilancio del laicato ma anche quella per richiamare quest’ultimo alla “sua responsabilità ed alla sua sfera d’autonomia, pure nel rispetto dei principi della Dottrina sociale della Chiesa”. “C’è attenzione – ha detto il vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino – da parte della Cei e della segreteria di Stato verso il lavoro svolto da un paio d’anni da questo ampio network di associazioni che organizzano l’incontro e, in particolare, c’è consapevolezza della necessità di ‘coltivare’ il terreno pre-politico. Si tratta – ha concluso – dell’inizio di un percorso”.
Dal Movimento per la vita ad Alleanza Cattolica, dalla Giovanni XXIII alla Fondazione De Gasperi, passando per l’Ucid, per l’Associazione Risveglio, per Polis e per i Medici cattolici ed il Forum socio sanitario: le associazioni che avranno spazio costituiscono una base, in parte rinnovata, di un mondo che forse ha smesso di occupare spazi centrali ma che ora si candida per riprendere un cammino interrotto. Presenti pure Steadfast Onlus, Progetto culturale, con Eugenia Roccella, i Commercialisti cattolici, l’Associazione Ausilia e l’Associazione Res publica.