Recensione di Giovanni Codevilla, Cristianità n. 410 (2021)
Questo studio enciclopedico s’inserisce nell’ampia collana che l’editore Gabrielli ha dedicato alla storia della Chiesa nell’Europa Centro-Orientale (1) e, al pari di tutti gli altri, è curato da don Jan Mikrut, studioso eminente, ordinario presso le Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa e di Teologia nella Pontificia Università Gregoriana, autore dell’ampia prefazione e di diversi pregevoli contributi.
Il titolo dell’opera riprende le parole pronunciate da Papa san Giovanni Paolo II (1978-2005) al suo arrivo in Polonia il 3 giugno 1979 e ha come sottotitolo Il pontificato di Giovanni Paolo II (1978-2005) e le Chiese in Europa centro-orientale. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyła. Caratteristica fondamentale del lavoroèl’affidamento dei singoli temi a cinquanta studiosi quasi esclusivamente provenienti dall’Europa Orientale e appartenenti al mondo cattolico latino, greco-cattolico e ortodosso, venendo in tal modo ad arricchire in termini significativi le conoscenze degli autori occidentali, grazie anche all’ampia bibliografia citata.
Gli autori prendono in esame la situazione della Chiesa cattolica al tempo del pontificato di san Giovanni Paolo II e mettono in chiara luce i mutamenti intervenuti nei rapporti con i singoli Stati.
Lo spazio maggiore viene riservato alla Polonia (p. 763 e ss), Paese dal quale inizia il capovolgimento di non pochi parametri della Ostpolitik vaticana basata sul compromesso con i regimi comunisti, i cui risultati sono stati deludenti, e affermando a chiare lettere il principio dell’unità spirituale dell’Europa cristiana, nella prospettiva dell’unione dei cristiani. Particolarmente interessante in proposito è il contributo di Ian Tombiński, dedicato al tema Giovanni Paolo II e l’Unione Europea (p. 1235 e ss).
Il risultato di questo cambio radicale di atteggiamento messo in atto dal pontefice polacco, sottolineato da tutti gli autori, darà vita ad un sistema di cooperazione basata sul rispetto reciproco. Parimenti esteso è lo spazio dedicato a Cechia e Slovacchia, nel quale vengono affrontati temi diversi, ivi compreso quello della Chiesa greco-cattolica nella Slovacchia orientale, affidato a mons. Cyril Vasyl, amministratore apostolico dell’eparchia di Kosice degli slovacchi, il quale conosce alla perfezione i problemi trattati.
Questo volume, per l’autorevolezza degli autori, l’ampiezza dei temi trattati e la ricchezza delle fonti, costituisce uno strumento fondamentale per la comprensione del pontificato di Giovanni Paolo II e del ruolo da lui svolto in un’area a lungo occupata dai regimi comunisti. Merita pertanto di trovar posto nelle biblioteche di diverse Facoltà universitarie e degli istituti teologici, in quanto strumento indispensabile per la redazione di studi e di tesi di laurea sul ruolo della Chiesa e sui rapporti tra potere civile e religioso nell’Europa Centro Orientale. Non mancano riferimenti ai greco-cattolici ucraini, presenti nelle terre della Galizia passate sotto il dominio sovietico, poiché quest’area si trova al di fuori dei confini dell’Europa centro-orientale, tema al quale è dedicato un’opera che merita di essere segnalata per la ricchezza della documentazione: Perseguitati per la verità. I greco-cattolici ucraini dietro la cortina di ferro, curato da Lidia Hubyč e Svitlana Hurkina — con la partecipazione di eminenti studiosi dell’Istituto di Storia dell’Università Cattolica Ucraina e una nota introduttiva è di mons. Borys Gudziak, arcivescovo metropolita di Philadelphia —, corredato da una ricchissima documentazione fotografica ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Il tema della Chiesa greco-cattolica ucraina viene tuttavia toccato nel contributo di Roman Dzwonkovski e affrontato da Mariya Horyacha in un’altra opera, La Chiesa cattolica in Unione Sovietica. Dalla rivoluzione del 1917 alla perestrojka (pp. 769-794).
Nota:
(1) Cfr. La Chiesa cattolica e il Comunismo in Europa centro-orientale e in Unione Sovietica (2016); Il Governo e la Chiesa in Polonia di fronte alla diplomazia vaticana 1845-1978 (2016); Testimoni della fede. Esperienze personali e collettive dei cattolici in Europa centro-orientale sotto il regime comunista (2017); La Chiesa cattolica in Unione Sovietica. Dalla rivoluzione del 1917 alla perestrojka (2017); La Chiesa cattolica in Europa centro-orientale di fronte al Nazionalsocialismo 1933-1945 (2019); Perseguitati per la fede. Le vittime del Nazionalsocialismo in Europa centro-orientale (2019); Giovanni Paolo II e la Chiesa cattolica in Unione Sovietica e nei paesi sorti dalla sua dissoluzione. Nel centenario della nascita di Karol Wojtyła (1920-2020) (2021).