Dalla Relazione finale del campeggio medie 2021, presentata al Capitolo Nazionale, ecco le parole di Lorenzo Toso, responsabile dell’attività, che aveva per titolo «Puro e disposto a salire a le stelle» (Pg 33,145), omaggio a Dante Alighieri nell’anno della celebrazione dei 700 anni dalla sua morte.
di Lorenzo Toso
Il Tema di quest’anno ha posto una direzione, un atteggiamento: «salire alle stelle».
La prospettiva educativa adottata all’interno del campeggio, per quanto limitata ai soli sei giorni di attività, è stata proprio volta a reimpostare lo sguardo dei partecipanti verso l’alto. Pur non potendo avere la pretesa di cambiare un ragazzo in così poco tempo, l’intento è stato quello di regalare l’occasione preziosa di vivere un’esperienza educante, lasciando ai ragazzi il ricordo di un momento in cui hanno vissuto appieno ogni aspetto della vita cristiana,così che possa quel ricordo diventare nel tempo un aiuto ed un incentivo a coltivare e mantenere la giusta direzione: “alle stelle”, per l’appunto.
«Allor si mosse, e io li tenni dietro»
(Inferno 1,136)
Buona parte del campeggio è sintetizzata in questo verso: Dante segue Virgilio, così come i ragazzi hanno seguito noi educatori. Questo ci è stato molto chiaro fin dal primissimo giorno, quando sono arrivati con il fiato sospeso, i timori e la curiosità di scoprire cosa sarebbe successo e quale sarebbe stata la nostra proposta. In quel momento l’educatore «si mosse» e il ragazzo «li tenni dietro». I ragazzi ci sono infatti “stati dietro” per tutte le attività principali: la preghiera ,il gioco, la formazione e la gita.
Preghiera
Don Marco Savoia (sacerdote dell’Opus Mariae Matris Ecclesiae) ci ha accompagnato nel cammino spirituale del campeggio, attraverso la Santa Messa, il Rosario quotidiano e soprattutto mediante l’adorazione eucaristica, esperienza nuova e particolare per molti dei ragazzi. Riprendendo le parole di uno di loro: «Non mi sono mai, e dico mai, sentito così vicino a Dio».
Gioco
Come ogni anno i ragazzi sono stati suddivisi in quattro squadre: Dante, Virgilio, Beatrice e San Bernardo. I quattro protagonisti principali della Commedia si sono sfidati in diversi giochi e gioconi a tema medioevale. Il gioco non è stato vissuto come semplice intrattenimento volto ad impiegare il tempo, ma come mezzo in se stesso di educazione fondamentale. Ogni gioco è stato infatti pensato e strutturato per aiutare i ragazzi a rivivere un aspetto che, causa pandemia, da diverso tempo gli era ormai precluso: lo stare insieme, il guardarsi faccia a faccia e non schermo a schermo, il fare esperienza del contatto, dello scontro e del fango. Questo è stato per loro una liberazione, un ritorno alla realtà ed alla fisicità e concretezza dei rapporti.
Formazione
Far parte di Alleanza Cattolica è veramente una vocazione, ce ne siamo accorti quando un ragazzo, nella sua semplicità, ha posto questa domanda: «Come è successo che nella storia si sia passati dallo scrivere la Divina Commedia e dal vivere una cultura in cui la gente desiderava il Paradiso a quello che c’è oggi? Che processo ha portato ad oggi?». Una domanda che ci poniamo da più di cinquant’anni, a cui abbiamo trovato alcune delle risposte,e a cui continuiamo a cercare risposte..
Nel corso delle giornate abbiamo affrontato il tema di Dante attraverso la sua storia, la storia del Medioevo, unitamente a diversi temi di catechesi: purezza, Confessione, Eucarestia.
Gita
Purtroppo, a causa del maltempo abbiamo potuto fare una sola gita. Siamo arrivati al lago Spigorel (1830 ms.l.m) facendo la bella fatica di fare 900mt di dislivello in appena 2 ore e 45 minuti. Anche la gita, la fatica del salire in montagna, è stata un bel modo per aiutare a capire la metafora che Dante utilizza nel Purgatorio.
«E poi che la sua mano a la mia mano puose
Con lieto volto ond’io mi confortai,
mi mise dietro a le segrete cose»
(Inferno 3, 19-21)
L’ulteriore aspetto su cui abbiamo cercato di riportare l’attenzione dei ragazzi è l’importanza, tanto nella singola gita quanto nella vita di tutti i giorni, di avere dei compagni di avventura, degli amici con cui condividere il percorso (anche e soprattutto quello spirituale): vivere la fatica e le sfide quotidiane insieme è molto più facile che farlo da soli, per questo durante ogni gita che facciamo cerchiamo il più possibile di fare “cordata”, di salire insieme come un gruppo unico.
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio, umile e alta piú che creatura, termine fisso d’etterno consiglio»
(Paradiso 33, 1-3)
Venerdì, 9 giugno 2022