Frammento 52
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[…] se una civiltà cristiana è venuta meno, se un “piccolo Medioevo” è finito, il “grande Medioevo”, il tempo della Chiesa, dura: infatti, la Chiesa nel tempo opera – evangelizzando e amministrando i sacramenti – affinché ogni società umana accolga il Signore Gesù e il suo messaggio e li faccia giudice e parte della propria cultura, dando così inizio ad una nuova espressione della sua regalità sociale, a nuovi “piccoli medioevi”, “mortali”, cioè destinati a finire, come tutte le epoche storiche, benché, eventualmente “produttori” di santi e di “santità sociale”, cioè di abbassamenti ai minimi storici, compatibili con la condizione umana post peccatum, della conflittualità esterna e interna all’essere umano”.
«Cum Petro», «Sub Petro», verso la civiltà cristiana nel terzo millennio, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XVIII, n. 300, Piacenza luglio-agosto 2000, p. 4, ora in Giovanni Cantoni, Per una civiltà cristiana nel terzo millennio. La coscienza della Magna Europa e il quinto viaggio di Colombo, Sugarco, Milano, 2008, p. 53-54.