Daniel Ortega ha imprigionato anche la Purísima.
Il governo ha proibito le tradizionali processioni previste nella notte tra ieri e oggi in onore all’Immacolata. Varie parrocchie del Paese hanno ricevuto una notifica dalla polizia in cui si proibiva di realizzare la tradizionale festa che si celebra dal 1857 quando, il vescovo Giordano Carranza allestì il primo altare nella chiesa di San Felipe di León e invitò i fedeli a renderle omaggio con canti e balli.
Da allora, la celebrazione si è estesa al resto della nazione ed è molto sentita dalla popolazione. I divieti del presidente hanno dunque provocato forti critiche. Quest’anno c’è stato un giro di vite nei confronti della Chiesa, considerata “ostile” per la sua azione di difesa dei diritti umani. Sono state registrate, da gennaio, 127 attacchi a chiese e parrocchie, dieci religiosi sono stati arrestati e il vescovo Rolando Álvarez è agli arresti domiciliari.