“Meriti” radicali, partito anti-italiano, libertà di espressione, anti-cristiani in Israele.
di Luca Bucca
– Emma Bonino è guarita dal tumore che l’aveva colpita otto anni fa. L’ha annunciato il 10 ottobre – ospite del programma di Rai 2 Belve – e il 15 ottobre è tornata sulla notizia con un’intervista al Corriere della Sera. C’è da esserne lieti ovviamente. Rattrista invece sentirle rivendicare, proprio a Belve, i suoi “meriti” – e quelli dei Radicali – nell’avere promosso in Italia, tra l’altro, l’aborto e il divorzio. Di una cosa possiamo essere certi, dunque, l’Italia è ancora lungi dal guarire dalla malattia nella quale anche i Radicali hanno contribuito a gettarla.
– Da qualche settimana, come un mormorio di sottofondo, si legge e si sente parlare dell’aumento dello spread e dei conseguenti rischi che correrebbe l’economia italiana. Al momento più che un vero pericolo sembra quasi, da parte di alcuni, un auspicio. Quello del solito partito anti-italiano che, quando non è al potere, finisce sempre per tifare perché tutto vada male. Che sotto sotto qualcuno speri nello spread, in ogni caso, non stupisce e si tratterebbe di un film già visto. Ricordate la fine del Governo Berlusconi nel 2011? Un brutto film della cui replica non si sente il bisogno.
– Si discute se sia lecito permettere le manifestazioni pro-Palestina. Due considerazioni. Il confine tra sostenere posizioni anche estreme e la violenza, o addirittura il terrorismo, a volte è labile, in Italia certamente lo abbiamo già sperimentato più volte. Un certo numero di questi manifestanti provengono da ambienti la cui prassi d’azione prevede di impedire – anche con la violenza – l’altrui manifestazione del pensiero quando è ritenuto non condivisibile, se la questione non fosse davvero seria verrebbe da dire “chi la fa l’aspetti”.
– Il conflitto tra Israele e Hamas non deve fare perdere di vista l’esistenza dei cristiani in Terra Santa, minoranza – meno di 200 mila persona, circa il 2% della popolazione – in più occasioni vittima di violenze, aggressioni, profanazioni e assalti alle chiese. Anche per loro, all’ordinaria condizione già di per sé non sempre serena, si aggiungono adesso le difficoltà della guerra. Non dimentichiamoli.
Mercoledì, 18 ottobre 2023