Qualche precisazione scaccia fraintendimenti, maternità e lavoro, falsità sulla droga, informarsi non è facile.
di Luca Bucca
– Dopo la pubblicazione delle spigolature della scorsa settimana, mi giungono da parte di qualche lettore delle considerazioni relativamente al tema del divorzio, ritenuto da qualcuno “necessario” e rispetto al quale anche la Chiesa dovrebbe “aprirsi”. Ecco allora in sintesi l’insegnamento della Chiesa. La separazione è ammissibile se non è più possibile proseguire nella convivenza, ad esempio perché si metterebbe a rischio l’incolumità propria o dei figli (cann. 1151-1155). Il divorzio è tollerabile se non si possono tutelare diversamente determinati diritti (CCC nn. 2382-2386). Ferma restando, infine, l’impossibilità di risposarsi, dal punto di vista morale c’è differenza tra chi il divorzio lo cerca o lo provoca attivamente e chi invece incolpevolmente lo subisce. Discorso ulteriore, invece, andrebbe fatto sull’impatto culturalmente nefasto che ha avuto la legge sul divorzio in Italia come altrove, sulla necessità di un serio percorso di preparazione prematrimoniale per i fidanzati, sull’inefficacia – a dire il meno – di certi corsi parrocchiali in preparazione al matrimonio e sulla situazione particolare dei divorziati, risposati civilmente, che desiderano vivere coerentemente la propria fede scoperta o riscoperta. Di questo magari avremo modo di parlarne in altre occasioni, a Dio piacendo, anche in questa rubrica.
– «Le donne non sono corpi al servizio della natalità». Questo in sintesi quanto espresso da Claudia de Lillo su La Repubblica del 20 ottobre 2023, in un articolo critico nei confronti di quanto previsto dall’ultima manovra economica – asili nido gratis e copertura dei contributi previdenziali per un anno a partire dal secondo figlio – per favorire maternità e lavoro femminile. Che la donna possa lavorare è bene e in molti casi necessario. Ciò non toglie però che affinché possa esserci una famiglia è necessario che una donna decida di donare qualcosa di sé per aprirsi al dono della vita, e in questo certamente non può essere sostituita dall’uomo ma solo sostenuta e supportata. Dunque è nociva ogni contrapposizione tra uomo e donna ed è necessario che entrambi riscoprano il proprio ruolo – ricreando equilibrio e comunione nei rapporti tra uomo e donna – e valorizzino la bellezza della diversità e della complementarietà da porre alla base di una società dove l’uomo ritrovi la propria identità affinché anche la donna possa essere pienamente sé stessa, con tutta la sua femminilità e le sue peculiarità.
– Alle elezioni suppletive per il Senato nel collegio di Monza e Brianza il già radicale Marco Cappato – sostenuto dal “campo largo” costituito da PD, M5S, +Europa, Alleanza Verdi-Sinistra, Azione e altri partiti di sinistra – perde con un programma che prevedeva tra i primi punti un suo “cavallo di battaglia” – l’eutanasia ovviamente – ma anche la depenalizzazione, tra l’altro, dei reati legati alla droga in quanto, come si legge nel documento, «non fanno vittime». Nella Relazione annuale sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2023, redatta dal Dipartimento per le Politiche Antidroga e depositata il 19 luglio scorso, si legge che nel solo 2022 sono morte di overdose ben 298 persone, alle quali vanno aggiunti i decessi per malattie, incidenti stradali e reati correlati al consumo di sostanze stupefacenti. Che la droga non fa vittime Cappato lo vada a dire a chi per la droga ha perso una persona cara.
– Informazione, disinformazione, confusione. Lo abbiamo sperimentato già in varie occasioni e ancora in queste settimane di guerra tra Israele e Hamas. Sul medesimo fatto giungono notizie spesso totalmente discordanti con scambio di accuse reciproche. In alcuni casi approfondendo si riesce a raggiungere un sufficiente grado di certezza, altri avvenimenti semplicemente passano venendo superati da quelli più recenti. Quindi chi i conflitti – come altri accadimenti – li segue da lontano – attraverso giornali, TV e social – si rassegni a non potere sapere tutto e di conseguenza, nell’incertezza, abbia la pazienza perlomeno di sospendere il giudizio su ciò di cui non ha piena certezza. Diversamente si rischia di perdere di serietà e finire nella curva dei “tifosi a prescindere”.
Mercoledì, 25 ottobre 2023