Questo caratterizza Maria e deve caratterizzare ogni cattolico, fin dalla più tenera età. Papa Francesco inventa così la Giornata mondiale dei bambini, collocata nel mese di maggio
di Michele Brambilla
Nella solennità dell’Immacolata Concezione «il Vangelo ci presenta la scena dell’Annunciazione (cfr Lc 1,26-38). Essa mostra due atteggiamenti di Maria che aiutano a capire come lei abbia custodito il dono unico che ha ricevuto, quello di un cuore totalmente libero dal peccato. E questi due atteggiamenti sono lo stupore per le opere di Dio e la fedeltà nelle cose semplici», spiega Papa Francesco nel discorso per l’Angelus.
Maria, di fronte al saluto dell’angelo, che la proclama «piena di grazia», «rimane sorpresa, colpita, turbata: si stupisce quando si sente chiamare “piena di grazia” – è umile la Madonna – cioè ricolma dell’amore di Dio. È un atteggiamento nobile: sapersi stupire di fronte ai doni del Signore, non darli mai per scontati, apprezzare il loro valore, gioire della fiducia e della tenerezza che essi portano con sé», raccomanda il Papa, che evidenzia anche come sia importante «testimoniare questo stupore davanti agli altri, parlando con umiltà dei doni di Dio, del bene ricevuto, e non solo dei problemi quotidiani». «Essere più positivi»: ecco cosa servirebbe di questi tempi. I cattolici, invece, sembrano spesso adagiarsi sulla “depressione comune” della cultura contemporanea e si limitano a deprecare gli errori o i fatti tragici del momento.
Chi guarda anzitutto al Signore e alla gioia che continua a donare al mondo è più portato a mantenere «la fedeltà nelle cose semplici. Il Vangelo, prima dell’Annunciazione, non dice nulla di Maria. Ce la presenta come una ragazza semplice, apparentemente uguale a tante altre che vivevano nel suo villaggio. Una giovane, che proprio grazie alla sua semplicità ha conservato puro quel Cuore Immacolato con cui, per grazia di Dio, è stata concepita», dice il Pontefice citando proprio un attributo molto caro a coloro che sono devoti alla Madonna di Fatima. Ci si ricorderà certamente che è stato proprio Francesco a rinnovare di recente (25 marzo 2022) la consacrazione a quel Cuore Immacolato della Russia, dell’Ucraina e, indirettamente, del mondo intero.
Il Santo Padre intende, però, esortare anche tutti i fedeli cattolici al tipo di fedeltà che caratterizza la Madonna, «perché per accogliere i grandi doni di Dio è decisivo saper fare tesoro di quelli più quotidiani e che meno appaiono. È precisamente con la fedeltà quotidiana nel bene che la Madonna ha permesso al dono di Dio di crescere in lei; è così che si è allenata a rispondere al Signore, a dirgli “sì” con tutta la sua vita».
Questo lo si impara fin da piccoli. Il Pontefice sceglie proprio la festa dell’Immacolata per annunciare che «il 25 e 26 maggio del prossimo anno celebreremo a Roma la prima Giornata Mondiale dei Bambini. L’iniziativa, patrocinata dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, risponde alla domanda: che tipo di mondo desideriamo trasmettere ai bambini che stanno crescendo? Come Gesù, vogliamo mettere i bambini al centro e prenderci cura di loro». L’incontro avverrà quindi a maggio, e maggio è il mese mariano per eccellenza.
Il Papa chiede a tutti di pregare ancora «per la pace, la pace in Ucraina, la pace in Palestina e Israele, e in tutte le terre ferite dalle guerre», come ha intenzione di fare egli stesso, nel pomeriggio, recandosi presso la colonna dell’Immacolata in piazza di Spagna.
Venerdì, 9 dicembre 2023