Necessità di un sano discernimento anche online, un pessimo film con un ottimo personaggio, trentesimo anniversario della morte di Nicolás Gómez Dávila
di Luca Bucca
– I pericoli derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale per scopi tutt’altro che nobili e la difficoltà per molti utenti del web di distinguere il vero dal falso sono ben rappresentati da un fatto per certi versi “minore”. Da qualche settimana sui social è stata condivisa un’immagine, realizzata con un programma di intelligenza artificiale, che raffigura dei fiori con la corolla simile al viso di un gatto, spacciati per il “fiore del gattino di Arixi”, che fiorirebbe soltanto una volta ogni vent’anni in Sardegna. Qualcuno ha addirittura cominciato a venderne i semi online, trovando anche acquirenti che sono evidentemente cascati nella truffa. Un fatto minore, certo, ma anche un monito per tutti noi, fruitori di internet, a porre molta attenzione a ciò che ci si presenta davanti, che si tratti di un fiore strano, di una notizia, di una foto o di qualsiasi altro contenuto. Prima di considerarlo “la verità”, è bene approfondire, discernere, verificare le fonti e incrociare le informazioni.
– Vent’anni fa, il 14 maggio 2004 negli Stati Uniti e il 21 maggio successivo in Italia, usciva nelle sale cinematografiche Troy, ispirato (molto alla lontana) all’Iliade. Il film si discosta parecchio dal poema omerico e nel complesso, a parere di chi scrive, non è particolarmente bello. Un personaggio, però, è degno di essere ricordato: Ettore. Bella in particolare la frase rivolta ai soldati prima della battaglia, che ben sintetizza la profondità del personaggio: «Tutta la vita io ho seguito un codice. E quel codice è semplice: onora gli dei, ama tua moglie e difendi la tua patria».
– Trent’anni fa, il 17 maggio 1994, moriva il pensatore colombiano Nicolás Gómez Dávila, un uomo che interpretò bene la sua parte nel suo tempo, perché, come scriveva in uno dei suoi escolios, «per essere protagonisti nel teatro della vita è sufficiente essere attori perfetti, indipendentemente dal ruolo interpretato. Nella vita non ci sono ruoli secondari, ma solo attori secondari».
Mercoledì, 22 maggio 2024