La condanna dell’ex direttore generale della Sanità della Lombardia, colpevole di aver causato un danno alle finanze regionali per non aver staccato la spina ad Eluana Englaro, più che una condanna sembra un avvertimento diretto a stabilire le priorità di chi gestisce la spesa sanitaria.
Al di là della vicenda e dei suoi esiti giudiziari, è lecito chiedersi chi -d’ora in poi- si assumerà il rischio (e i costi) di assistere persone con patologie incurabili, quando è molto più conveniente -e politicamente corretto- accompagnarli all’uscita?