Minori online senza controllo, immigrati irregolari sfruttati, transessuale vs islamica al fast food
di Luca Bucca
– Con la circolare dell’11 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha emanato alcune disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione, vietando l’uso del cellulare (ma non di pc e tablet, che vengono spesso utilizzati altrettanto impropriamente durante le lezioni) anche per scopi didattici e raccomandando di affiancare all’uso del registro elettronico le annotazioni dei compiti per casa sul diario personale da parte degli alunni. Si tratta di un’iniziativa certamente condivisibile e che andrebbe sfruttata per una riflessione più ampia rispetto all’accesso a internet da parte dei minori, che a scuola deve avvenire per finalità didattiche e sotto il controllo degli insegnanti, ma fuori dalle mura scolastiche, per evidente lassismo dei genitori, spesso accade, attraverso smartphone o altri dispositivi, in maniera incontrollata, permettendo di fatto la fruizione di materiale non adatto alla propria età anche a bambini di pochi anni, senza contare il rischio che possano entrare in contatto con malintenzionati.
– Le immagini diffuse la settimana scorsa dalla Procura della Repubblica di Asti relative a un’indagine per sfruttamento del lavoro ai danni di immigrati irregolari saranno valutate processualmente a tempo debito, ma restituiscono già adesso uno spaccato del mondo del lavoro che è realisticamente molto diffuso e che emerge di tempo in tempo nelle indagini giudiziarie, come in questo caso, o per qualche grave fatalità, come nel caso della morte, qualche settimana fa, del bracciante indiano Satnam Singh. Quando ciò accade sono in tanti a fare analisi, cercare cause, puntare il dito contro questa o quella categoria, ma spesso si preferisce restare alla superficie della questione. A scendere in profondità ci si potrebbe trovare nella scomoda posizione di dovere ammettere che possa esistere qualche connessione tutt’altro che casuale tra il più spinto immigrazionismo e il più bieco sfruttamento, e che la migliore prevenzione contro fenomeni del genere stia in un ingresso regolato e controllato sul suolo italiano. Un’immigrazione irregolare e incontrollata finisce per favorire chi cerca manodopera a basso costo da sfruttare.
– La notizia è di qualche tempo fa e ne riportiamo una breve sintesi. A Berlino un dipendente transessuale di una nota catena di fast food chiede e ottiene di potere utilizzare lo spogliatoio femminile. Una collega musulmana si oppone in quanto la sua religione – ma a parere di chi scrive sarebbe potuto bastare anche un naturale senso del pudore – le vieta di vedere il corpo nudo di un uomo. La questione finisce in tribunale, dopo un tentativo di conciliazione conclusosi negativamente, con una prima pronuncia favorevole alla dipendente musulmana. Certamente ci saranno ulteriori fasi processuali, ma la cosa che rileva, a prescindere dalle sentenze, è la sensazione di trovarsi nel celebre indovinello del lupo, della capra e dei cavoli. Solo che in questo caso il “pastore progressista” vorrebbe tenere tutti sulla barca occidentale, con il concreto rischio di affondare.
Mercoledì, 17 luglio 2024