La Madonna, dice il Papa, è sempre in cammino accanto a noi e ci insegna per prima ad essere missionari
di Michele Brambilla
Maria nostra sorella nella missione, oltre che Madre: così Papa Francesco invita a guardare alla Madonna nell’Angelus del 15 agosto, solennità dell’Assunta. Come infatti ricorda egli stesso, «oggi celebriamo la Solennità dell’Assunzione della Vergine Maria e, nel Vangelo della Liturgia, contempliamo la giovane fanciulla di Nazareth che, appena ricevuto l’annuncio dell’Angelo, si mette in viaggio per andare a trovare sua cugina», santa Elisabetta, che era anche lei incinta.
«È bella questa espressione del Vangelo: “si mise in viaggio” (Lc 1,39)», sottolinea il Santo Padre. L’immagine di una Madonna in cammino è particolarmente cara al Magistero di Papa Bergoglio se, come certamente noto, le ha dedicato, giusto un anno fa, un’intera GMG. Questo 15 agosto il Pontefice ripete che «Maria non considera un privilegio la notizia che ha ricevuto dall’Angelo ma, al contrario, esce di casa e si mette in cammino, con la fretta di chi desidera annunciare quella gioia agli altri e con la premura di mettersi al servizio della cugina. Questo primo viaggio, in realtà, è una metafora di tutta la sua vita, perché da quel momento Maria sarà sempre in cammino: sempre sarà in cammino alla sequela di Gesù, come una discepola del Regno» e la prima dei suoi missionari.
Quindi, «fratelli e sorelle, non dobbiamo immaginare Maria “come una statua immobile di cera”, ma in Lei possiamo vedere una “sorella… con i sandali logori… e con tanta stanchezza” (C. Carretto, Beata te che hai creduto, Roma 1983, p. 13), per il fatto di aver camminato dietro al Signore e incontro ai fratelli, concludendo poi il suo viaggio nella gloria del Cielo».
Proprio «a Maria Regina della pace, che contempliamo oggi nella gloria del Paradiso, vorrei affidare ancora una volta le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo soffrono a causa di tensioni sociali e guerre. Penso in particolare alla martoriata Ucraina, al Medio Oriente, Palestina, Israele, al Sudan e al Myanmar. Ottenga la nostra Madre celeste per tutti consolazione e un futuro di serenità e di concordia». Parlando sempre della Terra Santa, «continuo a seguire con preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza e chiedo ancora una volta che si cessi il fuoco su tutti i fronti, che si liberino gli ostaggi e si aiuti la popolazione stremata. Incoraggio tutti a compiere ogni sforzo perché il conflitto non si allarghi e a percorrere le vie del negoziato affinché questa tragedia finisca presto».
Un pensiero altrettanto doveroso è rivolto «alla Grecia, che in questi ultimi giorni sta combattendo un gravissimo incendio, sviluppatosi al nordest di Atene. Decine di migliaia sono già evacuati, molte famiglie sono rimaste senza casa, migliaia di persone debbono far fronte a terribili disagi e, oltre agli immensi danni materiali, si sta creando un disastro ambientale. Prego per le vittime e i feriti, assicuro la mia vicinanza a quanti sono provati da questo grave evento, confidando che possano essere sostenuti dalla comune solidarietà».
Venerdì, 16 agosto 2024