Come scongiurare la guerra, rotte commerciali dall’Asia, una canzone per san Carlo Acutis
di Luca Bucca
– Il tema del riarmo europeo e il timore di un’escalation che possa portare l’Europa a un prossimo coinvolgimento diretto in scenari di guerra, al di là di certe trovate comunicative fuori luogo e per certi versi macchiettistiche, come nel caso della “borsetta di guerra”, mostrata sui social dal commissario europea per la gestione delle crisi Hadja Lahbib, è certamente una prospettiva inquietante, ma può essere anche l’occasione per un sano ritorno al reale per una società che, messasi alle spalle l’esperienza della pandemia del Covid-19, sembrava essere tornata su binari frivoli e gaudenti, benché il conflitto in Ucraina abbia già da qualche anno portato la guerra alle sue porte. I tempi attuali sono invece, che se ne abbia consapevolezza o meno, particolarmente gravi e “mettere la testa sotto la sabbia” è certamente inutile. È nei momenti di crisi che si può cambiare rotta e questa potrebbe essere l’occasione per farlo, se davvero si vuole scongiurare il peggio, magari affidandosi finalmente al Signore della storia, l’unico che può davvero concedere la pace.
– Ormai da parecchi giorni l’attenzione del mondo è concentrata sulla questione dei dazi imposti dagli Stati Uniti e probabilmente anche per questo motivo è rimasta alquanto sottaciuta la notizia di politica economica internazionale relativa al primo summit Asia Centrale – Unione Europea, tenutosi il 3 e 4 aprile a Samarcanda, in Uzbekistan. L’incontro ha posto le basi per la creazione di una rotta commerciale tra Asia e Europa che avrebbe come crocevia Kazakistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Tagikistan e Turkmenistan. Si tratta di Paesi legati alla Russia e alla Cina, che adesso potrebbero entrare in un partenariato strategico anche con l’Europa. Evidentemente in questi giorni tengono sì banco i dazi statunitensi, ma a muoversi sono anche altri attori, in uno scenario certamente imprevedibile e più complesso di quanto alcuni analisti cerchino di rappresentarlo.
– Stephen Becker, cantante del gruppo statunitense Le concorde, si è riavvicinato al Cattolicesimo da adulto, anche attraverso la scoperta dei miracoli eucaristici ai quali Carlo Acutis, che sarà canonizzato il prossimo 27 aprile, aveva dedicato un sito internet. Proprio per questo motivo il gruppo ha dedicato al giovane santo la canzone Corpus Christi, contenuta nel loro ultimo album, della quale recentemente è stato pubblicato il video, realizzato in pixel art nello stile dei videogame anni ’80. Un’opera che certamente contribuirà a fare conoscere San Carlo Acutis oltreoceano, soprattutto ai più giovani.
Mercoledì, 9 aprile 2025
