Un presidente cattolico, i cattolici di Nagasaki, le ferie e l’apostolato
di Luca Bucca
– L’azione politica di Gabriel Garcia Moreno (1821-1875), presidente dell’Ecuador dal 1861 al 1865 e dal 1869 al 1875, fu probabilmente uno dei tentativi meglio riusciti in epoca contemporanea di concreta applicazione dei principi della dottrina sociale della Chiesa al governo di uno stato: collaborazione con la Chiesa cattolica, istruzione obbligatoria, nuovi ospedali, alleggerimento della pressione fiscale, lotta alla corruzione, suffragio universale, infrastrutture moderne, consacrazione del Paese al Sacro Cuore di Gesù furono gli aspetti più significativi. Agli ambienti massonici internazionali non andarono giù soprattutto la condivisione e il favore verso la fede professata dal popolo ecuadoregno, tanto che decretarono la condanna a morte del presidente quando egli fu rieletto per il terzo mandato, che sarebbe iniziato il 30 agosto 1875. In vista di quel giorno così scrisse Garcia Moreno a Papa Pio IX: «Vorrei ricevere la Vostra benedizione prima di quel giorno, perché io abbia la forza e la luce di cui ho tanto bisogno per essere fino alla fine un figlio fedele del nostro Redentore e un servo leale e obbediente del Suo Infallibile Vicario. Ora che le Logge Massoniche dei paesi vicini, istigate dalla Germania, stanno vomitando contro di me ogni sorta di atroce insulto e di orribile calunnia, ora che le Logge stanno segretamente cospirando per il mio assassinio, ho bisogno più che mai della divina protezione perché possa vivere e morire in difesa della nostra santa religione e dell’amata repubblica che sono chiamato ancora una volta a governare». Il presidente cadrà da martire qualche giorno dopo, il 6 agosto dello stesso anno, ucciso da un sicario, pronunciando verso il suo assassino quest’ultima frase: «Dio non muore!». Sono passati esattamente 150 anni.
– Mentre le minacce di una guerra atomica sono ancora di attualità in questi giorni, ricorre l’ottantesimo anniversario del bombardamento nucleare del 1945 su Hiroshima (6 agosto) e Nagasaki (9 agosto). Per questa ricorrenza sarà nuovamente installata nella torre nord della Cattedrale dell’Immacolata Concezione di Nagasaki la seconda campana, andata distrutta nell’esplosione insieme all’intero edificio, ricostruito nel 1959. Infatti, circostanza poco nota, a Nagasaki all’epoca viveva una delle comunità cattoliche più numerose del Paese del Sol levante. Dopo le persecuzioni verificatesi a cavallo tra XVI e XVII secolo, della quale abbiamo già parlato altre volte in questa rubrica, l’eccidio nucleare fu un altro duro colpo per i cattolici giapponesi. Ma il cattolicesimo sempre rifiorisce e torna a fare risuonare le sue campane, più forte di ogni persecuzione e anche della devastazione atomica.
– Agosto, periodo di ferie, di riposo e di svago, ma senza perdere di vista le cose importanti. Scriveva san Josemaria Escrivà de Balaguer: «Chiedi al Signore che vi sia chi s’impegni in questo lavoro urgente che possiamo chiamare “apostolato del divertimento”» (Cammino, 975). L’estate, ma non solo, può essere tempo propizio per la propria cura spirituale e per cogliere occasioni alternative di apostolato da non sottovalutare.
Mercoledì 6 agosto 2025
