Comunicato stampa di Alleanza Cattolica, Cristianità n. 72 (1981)
Contro l’aborto: referendum e dopo-referendum
In seguito alla sentenza della Corte Costituzionale del 4 febbraio 1981 e di fronte alla consultazione referendaria indetta per il 17 maggio prossimo, Alleanza Cattolica, libera associazione civico-culturale di laici, ritiene di dover ricordare ai cattolici italiani:
1. le gravissime responsabilità di quanti, pur dicendosi di ispirazione cristiana, hanno di fatto permesso e favorito la introduzione del preteso «diritto d’aborto» nell’ordinamento giuridico italiano;
2. la colpevole inerzia con cui, da parte di chi poteva e doveva, si è fatto ricorso all’utilizzo del referendum abrogativo;
3. l’ambiguità di tale utilizzo che, attraverso la proposizione di due iniziative, ha offerto agli esponenti del mondo politico anticattolico il destro di sostanzialmente salvare la cosiddetta «conquista civile» dell’aborto, senza venire formalmente ad aperto scontro con il mondo cattolico.
Tutto questo considerato, Alleanza Cattolica, mentre si dispone a operare per il conseguimento del piccolissimo bene oggi perseguibile, denuncia con fermezza il comportamento tirannico delle forze anticattoliche che, per bocca della Corte Costituzionale, hanno sentenziato che solo l’aborto è «costituzionale»; ripete a chiare lettere che, anche nel caso di un esito favorevole della competizione elettorale, comunque l’aborto rimarrà nella legislazione italiana, e che, quindi, la battaglia imminente deve essere considerata semplicemente come un piccolissimo gesto obbligato in una guerra che può avere termine soltanto con la introduzione nell’ordinamento giuridico italiano di norme totalmente rispettose del diritto alla vita, in conformità con i dettami del diritto naturale e cristiano e con la tradizione cattolica della nostra nazione.
28 marzo 1981
Festa dì san Giovanni da Capestrano