Con la collaborazione di Alleanza Cattolica
Settimana di solidarietà con la comunità cristiana libanese
Modena, 31 marzo – 7 aprile 1984. Il lungo calvario della comunità cattolica maronita libanese, che in questi ultimi anni si viene configurando sempre più come un autentico genocidio, è stato proposto all’attenzione dei modenesi dal locale Comitato per la Libertà dei Cristiani Libanesi, in collaborazione con Alleanza Cattolica in Modena.
Nell’intento di fornire una corretta informazione sulle ragioni che fondano la resistenza maronita e di sollecitare il mondo cattolico alla necessaria solidarietà verso i fratelli perseguitati a causa della fede comune, il Comitato ha predisposto una serie di iniziative culturali, religiose e propagandistiche culminate, dal 31 marzo al 7 aprile, in una settimana di solidarietà con la comunità cristiana libanese.
Preceduta dall’invio a S. E. mons. Santo B. Quadri, arcivescovo di Modena, a tutti i parroci, ai superiori degli istituti religiosi e ai responsabili delle associazioni cattoliche della diocesi di una lettera-appello con cui si illustravano la storia e le condizioni attuali dei cattolici libanesi e si invitava, tra l’altro, a promuovere una pubblica iniziativa diocesana di solidarietà e di preghiera, la Settimana si è aperta con una mostra fotografica, esposta per due giorni nella centrale via Emilia, che ha ricostruito la storia della comunità maronita libanese attraverso le sanguinose persecuzioni da essa subite, ultima in ordine di tempo quella perpetrata dai socialisti drusi nella regione dello Chouf.
Gli stessi temi sono stati ripresi nel corso di un incontro pubblico al quale hanno partecipato padre Elie Madi, rappresentante dell’Unione Maronita Mondiale presso il Vaticano, e il missionario maronita padre Milhad Zein, nonché un esponente di Alleanza Cattolica, che ha parlato della legittimità e della doverosità della difesa attuata dai maroniti e del carattere globale della loro lotta, che vede opposti il mondo cristiano da una parte e il fondamentalismo islamico e il totalitarismo comunistico dall’altra.
Il ciclo di manifestazioni si è concluso con una solenne messa in rito maronita, in suffragio dei caduti per la libertà del Libano.
Le iniziative hanno richiamato una particolare attenzione da parte dei mezzi di comunicazione locali: il settimanale diocesano e altri quotidiani hanno pubblicato articoli e comunicati sui vari momenti della Settimana, mentre una rete televisiva ha trasmesso una intervista ai missionari maroniti.