I risultati del test elettorale
17 e 24 giugno 1984. Le cifre del «rifiuto» e il «voto integrale»
Anche se in modo inadeguato, gli strumenti di comunicazione sociale -fornendo i risultati delle consultazioni elettorali per il rinnovo del parlamento europeo, svoltasi il 17 giugno 1984; del consiglio regionale sardo e delle amministrazioni di un certo numero di comuni variamente ubicati, tenutesi il seguente 24 giugno – hanno segnalato l’incremento delle astensioni, delle schede bianche e di quelle nulle, la cui somma costituisce quanto gli esperti chiamano l’«astensionismo totale». Non hanno però dato elementi sufficientemente articolati per permettere alla pubblica opinione di valutare non solo la portata del fenomeno, ma anche la sua dislocazione.
Le tabelle che seguono sono state elaborate sulla base dei dati forniti dall’ufficio elettorale del ministero dell’Interno, con le percentuali riferite al numero degli elettori, cioè degli aventi diritto al voto, e non semplicemente a quello dei votanti, oppure dei voti validi. Vengono presentati anche i risultati di tutte le liste concorrenti, con le rispettive percentuali sempre calcolate sulla base dell’intero corpo elettorale, cioè «integrali».
Per le elezioni comunali non viene data la tabella del «rifiuto», in quanto risulterebbe da dati eccessivamente di dettaglio, e quindi scarsamente significativi.
1. Elezione del Parlamento Europeo: il «rifiuto»*
* Sono escluse le sezioni estere.
2. Elezioni del Parlamento Europeo: il «voto integrale»
* Sono escluse le sezioni estere.
** La Democrazia Cristiana si presentava collegata alla Südtiroler Volkspartei.
*** Nelle liste del Partito Comunista Italiano si presentavano candidati del Partito di Unità Proletaria che, nella precedente consultazione per il Parlamento Europeo, aveva ottenuto 400.001 voti.
3. Elezioni regionali sarde: il «rifiuto»
4. Elezioni regionali sarde: il «voto integrale»
5. Elezioni comunali: il «voto integrale»*
* Relativo ai 55 comuni dove si è votato con sistema proporzionale, e con esclusione dei 33 comuni in cui si è votato con sistema maggioritario.