A Igreja, a Reforma e a Civilização, Prefazione alla 1ª edizione datata Roma 1922, in IDEM, Obras completas, vol. II, 7ª ed., Agir, Rio de Janeiro 1958, pp. 7-8. Titolo e traduzione redazionali.
Grande è la responsabilità di chi scrive
Agitare idee è più importante che mobilitare eserciti. Il soldato potrà seminare gli orrori della forza bruta scatenata e sfrenata; ma, infine, il braccio si stanca e la spada ritorna alla cintura dove il tempo la arrugginisce e la consuma. L’idea, una volta sguainata, è un’arma sempre attiva, che non ritorna più nel fodero e non si spunta con gli anni. La lama del guerriero tocca soltanto i corpi, può mutilarli, può trucidarli, ma non vi è potere di braccio umano che pieghi le anime. Con la materia non si vince lo spirito. L’idea dello scrittore è più penetrante, più potente, più efficacemente conquistatrice. Va diritta alla cittadella della intelligenza. Se la trova sguarnita – e quante intelligenze sono impreparate per le lotte del pensiero! -, la prende d’assalto, vi si intronizza e da lì dirige e governa, a suo piacimento, tutta l’attività umana. Con lo spirito si soggioga la materia.
Quanti crimini vengono attribuiti alla forza e sono figli dell’idea! Se la giustizia umana fosse perfetta, molte volte i rigori della sua severità dovrebbero cadere non sul braccio che ha vibrato il pugnale assassino, ma sulla penna che ha seminato l’idea omicida.
La responsabilità di chi scrive è sempre grande! Ma se il libro che si lancia alle folle è di argomento religioso, questa responsabilità assume quasi proporzioni infinite. Seminare idee religiose equivale a dirigere coscienze. E dirigere coscienze significa orientare l’uomo nel problema del suo destino, la cui incognita si risolve-nella tremenda alternativa delle due eternità, una infinitamente felice, l’altra infinitamente sventurata. Di fronte alla prospettiva di queste ineluttabili e irreparabili conseguenze, la mano dello scrittore che si avventura nella gravità di così grande impresa dovrebbe tremare! Che rispetto religioso alla verità! Che prudenza circospetta nelle affermazioni! Che certezza assoluta e inconcussa nelle dottrine che si vogliono inculcare nelle anime! Che delicatezza di scrupoli nel fulminare anatemi contro convinzioni che nutrono, danno vigore e danno forza alla vita spirituale di milioni di nostri simili! Più di qualsiasi altro, un libro di argomento religioso deve essere opera di scienza e opera di coscienza.
Leonel Franca S.J.