Nota del Centro Studi “Rosario Livatino” del 25/03/2020
Impedire la grave e irragionevole violazione della libertà religiosa contenuta nell’ultimo DL del Governo
All’art. 1 comma 2 lettera h) del decreto legge, annunciato ma non ancora pubblicato sulla G.U., si prevede la “sospensione delle cerimonie civili e religiose, limitazione dell’ingresso nei luoghi destinati al culto, nonché completa chiusura degli stessi”.
Sono già state sospese le Messe con pubblico; in chiesa entrano ormai pochissime persone distanziate l’una dall’altra, certamente più di quanto accada nei supermercati. Una misura del genere lede la libertà religiosa e di culto, costituzionalmente fondata, e si pone in contrasto col Concordato, che prevede su questo versante solo il previo paritario accordo fra Stato italiano e Chiesa.
Confidiamo che non si giunga a una così irragionevole limitazione, in un momento in cui decine di sacerdoti non fanno mancare il loro conforto a chi soffre, anche a rischio della vita.
Il Centro studi Rosario Livatino Roma, 25 marzo 2020