di Tiziana Campisi da VaticanNews del 22/08/2020
Ricostruito dopo più di 100 anni il monumento è tornato nel cuore storico della capitale ceca. L’opera è stata commissionata allo scultore Petr Vána e i lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel 1995. Nell’occasione l’arcivescovo di Praga, ha invitato alla riconciliazione delle memorie.
È stata benedetta la settimana scorsa dal cardinale Dominik Duka nella piazza della Città Vecchia di Praga, nella Repubblica Ceca, la Colonna Mariana, ricostruita, dopo oltre cento anni, a ricordo della vittoria del 1648 sull’esercito svedese, l’ultimo scontro bellico della Guerra dei Trent’anni. Alla cerimonia hanno preso parte migliaia di persone che hanno voluto celebrare il ritorno del monumento nel centro storico, mentre uno sparuto gruppo di manifestanti protestava ritenendolo un simbolo del vecchio regime. L’opera è stata commissionata allo scultore Petr Vána e i lavori per la sua realizzazione sono iniziati nel 1995. Il comune di Praga ne ha approvato il ripristino nel gennaio di quest’anno e la Colonna Mariana è stata ricollocata nella piazza della Città Vecchia il 4 giugno scorso. La scultura della Vergine ha il capo circondato da un’aureola di 12 stelle dorate e alla sua base quattro angeli simboleggiano la lotta contro il male. Nel corso della cerimonia Vána ha posto ai piedi del monumento tre rose in arenaria, marmo e granito, i tre tipi di materiale usati per la sua realizzazione, mentre il cardinale Duka, arcivescovo di Praga, ha invitato alla riconciliazione delle memorie.
La storia della Colonna
A volere la Colonna Mariana fu l’imperatore Ferdinando III. Essendo Praga assediata dalle armate svedesi, la popolazione si era radunata in preghiera in piazza, dove era stata esposta un’icona della Vergine. Respinti i nemici e firmata poi la pace di Vestfalia, in segno di gratitudine alla Madonna, nel 1650, fu eretta una colonna alta 15 metri con in cima una statua realizzata dallo scultore Jan Jirì Bendl. La colonna votiva venne anche considerata come esibizione del potere asburgico e della Chiesa cattolica, e quindi inneggiante all’impero e all’ortodossia confessionale. Per questo il 3 novembre 1918, alle soglie del crollo dell’antica monarchia asburgica, proclamata l’indipendenza della Cecoslovacchia, una folla di nazionalisti cechi la distrusse. Negli anni seguenti, si pensò di ricostruire il monumento, ma la seconda Guerra mondiale e l’avvento del totalitarismo fecero naufragare il progetto. Dopo la “Rivoluzione di velluto” del 1989, venne fondata una “Società per la ricostruzione” che commissionò allo scultore Petr Vána una nuova statua e una nuova colonna, identiche a quelle del XVII secolo. Dall’inizio dei lavori sono trascorsi 25 anni. In vista della cerimonia di benedizione della Colonna Mariana l’arcidiocesi di Praga ha anche indetto una novena di preghiera.
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