Di Marco Invernizzi da Tempi del giugno 2021
Giulio Meotti sul Foglio del 25 maggio ha raccontato come l’ideologia gender stia dividendo le stesse forze che l’avevano sostenuta in tutta Europa negli ultimi decenni, a partire almeno dalla Conferenza mondiale sulla donna organizzata a Pechino dall’ONU nel 1995. Forse la rottura più eclatante è avvenuta proprio in gran Bretagna, dove il governo ha cessato ogni rapporto con Stonewall, nome che richiama il bar di New York dove nel 1969 avvenne la prima reazione “fisica” del mondo gay contro la polizia. in Spagna, il partito socialista ha votato contro la cosiddetta “legge Zan spagnola”. in Svezia, l’ospedale universitario di Stoccolma Karolinska non prescriverà più i farmaci che bloccano lo sviluppo della pubertà per consentire ai bambini di scegliere il proprio orientamento sessuale a prescindere dal sessobiologico. Alcune crepe tra le forze promotrici dell’ideologia gender cominciano a manifestarsi anche in italia.Quando Solženicyn parlava di un “mondo in frantumi” profetizzava l’epoca postmoderna, successiva a quella delle ideologie. È il mondo nel quale viviamo. il lavoro principale di coloro che vogliono ricostruire un mondo che riscopra la verità e il senso comune comincia proprio dal tentare di ricomporre il mosaico che è andato in frantumi: verità impazzite, desideri anche nobili ma irrealistici o astratti, aspettative esagerate, disprezzo della realtà. Bisogna ascoltare con pazienza le persone e aiutarle a ripartire da quel singolo aspetto della realtà al quale sono rimaste affezionate.
La chiarezza del Papa
Si tratta di un lavoro enorme, lungo e faticoso. il punto di partenza è sempre la verità della realtà, senza la quale nulla avrebbe senso. Ma non basta indicare e proclamare la verità sull’uomo se gli uomini non riescono a comprenderla. Bisogna tentare ogni sforzo per introdurli alla consapevolezza del reale e del suo significato, favorendo la crescita di ambienti e di relazioni generative. La nostra certezza è che la Verità non solo si manifesta nella realtà che ci circonda, ma è una Persona che penetra nei cuori per merito della Sua grazia, non per la nostra capacità, anche se rimane la necessità del nostro contributo, che consiste proprio nell’ascoltare (e quindi nel preparare) l’interlocutore (che sia un singolo o un ambiente) a ricevere la Verità che salva.Questo vale a maggiore ragione rispetto a un tema così difficile e delicato, con tanti risvolti personali, come l’ideologia gender. Ricordo le parole usate da papa Francesco in un’intervista del 2 ottobre 2016 di ritorno dal viaggio in Georgia e Azerbaigian, per mostrare come si possano tenere insieme la verità sull’uomo con la misericordia verso le persone:
«Io ho accompagnato […] persone con tendenza omosessuale e anche con pratiche omosessuali. Le ho accompagnate e mai ho abbandonato qualcuno. Questo è ciò che va fatto. Le persone si devono accompagnare come le accompagna Gesù. Quando una persona che ha questa condizione arriva davanti a Gesù, Gesù non le dirà sicuramente: “Vattene via perché sei omosessuale!”, no. Quello che io ho detto riguarda quella cattiveria che oggi si fa con l’indottrinamento della teoria del gender. Mi raccontava un papà francese che a tavola parlavano con i figli – cattolico lui, cattolica la moglie, i figli cattolici, ma all’acqua di rose, però cattolici – e ha domandato al ragazzo di dieci anni: “E tu che cosa vuoi fare quando diventi grande?”. “La ragazza”. E il papà si è accorto che nei libri di scuola si insegnava la teoria del gender. E questo è contro le cose naturali. Una cosa è che una persona abbia questa tendenza, questa opzione, e c’è anche chi cambia il sesso. Altro è fare l’insegnamento nelle scuole su questa linea, per cambiare la mentalità. Queste io le chiamo “colonizzazioni ideologiche”».
Due le indicazioni del Pontefice: accogliere e accompagnare le persone con tendenze omosessuali e affermare la verità sull’uomo contro le “colonizzazioni ideologiche”, proteggendo soprattutto i giovani. Se venissero fatte proprie insieme dai diversi ambienti del mondo cattolico, dal clero ai principali movimenti e associazioni, un pezzo minoritario ma significativo d’Italia troverebbe una posizione condivisa su un tema così rilevante. invece non avviene. il Papa viene strattonato o equivocato in mille modi, ma il suo giudizio sull’ideologia gender come «sbaglio della mente umana che fa tanta confusione, e così la famiglia è sotto attacco» (Agenzia Sir, 21 marzo 2015) rimane silenziato.