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Trent’anni fa nasceva Alleanza Nazionale; partecipazione dei lavoratori al capitale e dottrina sociale della Chiesa; Biden aderisce ufficialmente ad una loggia massonica
di Luca Bucca
– Trent’anni fa, il 27 gennaio 1995, cessava di esistere il Movimento Sociale Italiano e nasceva Alleanza Nazionale. Si trattò di una tappa fondamentale, che portò la destra “post-fascista” in una fase nuova e ad attraversare un percorso di “purificazione della memoria”, senza il quale probabilmente oggi non sarebbe esistito un partito di governo, Fratelli d’Italia, dichiaratamente conservatore. Indipendentemente da come la si pensi, si tratta di un fatto positivo nonostante, almeno per alcune frange dei partiti attualmente all’opposizione, sia più comodo riproporre vecchie accuse di fascismo per cercare di delegittimare chi oggi sta governando in seguito all’esercizio democratico del voto. Si tratta di un modo di fare opposizione che, sebbene qualcuno lo ritenga utile ai fini propagandistici o elettorali, certamente rischia di fare male all’Italia.
– Le commissioni Lavoro e Finanze della Camera hanno approvato la proposta di legge, promossa dal sindacato CISL, in materia di partecipazione dei lavoratori al capitale, alla gestione e ai risultati dell’impresa. Il testo passa adesso in parlamento. Si vedrà quale sarà l’esito e l’eventuale contenuto finale della legge, che certamente potrebbe trovare aderenza in quanto insegnato ormai da tempo dalla Chiesa. Servirà valorizzare l’espressione di corpi intermedi liberi, la leale collaborazione, il bene comune e la dignità della persona. Si legga, come punto di partenza, il n. 281 del Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, che tratta proprio della «partecipazione dei lavoratori alla proprietà, alla sua gestione, ai suoi frutti».
– Il 19 gennaio, al termine del suo mandato presidenziale, è stata annunciata la nomina di Joe Biden a Gran Maestro della loggia massonica “Prince Hall Family”. Il 13 novembre 2023, in risposta alla richiesta rivolta al Dicastero per la Dottrina della Fede dal cardinale Julito Cortes, Papa Francesco e il prefetto del dicastero, cardinale Víctor Manuel Fernández, scrivevano le seguenti parole: «Sul piano dottrinale, si dovrà ricordare che l’iscrizione attiva alla massoneria da parte di un fedele è proibita, a causa dell’inconciliabilità tra dottrina cattolica e massoneria (cfr. la Dichiarazione della Congregazione per la Dottrina della Fede del 1983 e le stesse Linee guida pubblicate dalla Conferenza Episcopale nel 2003); pertanto, coloro che formalmente e consapevolmente sono iscritti alle logge massoniche e hanno abbracciato i princìpi massonici, ricadono sotto le disposizioni presenti nella succitata Dichiarazione». Nient’altro da aggiungere.
Mercoledì, 29 gennaio 2025