Di C. E. e Cristian Gennari da Avvenire del 19/04/2019. Foto da articolo
Il disastro di Parigi
Escludere l’origine dolosa dell’incendio di Notre-Dame di Parigi non nasconde purtroppo un’amara verità: l’80% delle profanazioni che avvengono in Francia contro luoghi di culto riguardano proprio delle chiese. I rapporti pubblicati dal ministero dell’Interno francese parlano di 1.063 casi (incendi, distruzione di crocifissi, statue, icone, vetrate) avvenuti nel 2018, un aumento del 17% rispetto all’anno precedente (878 attacchi). I casi registrati quest’anno si contano già a decine. L’11 marzo la basilica dei re di Francia a Saint-Denis è stata dissacrata da individui entrati in piena notte.
Il 17 marzo, poco dopo la Messa di domenica, dei vandali hanno appiccato il fuoco nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi. A Saint-Eulalie-en-Born, la chiesa è stata spogliata di tutti gli oggetti sacri. A Nîmes, la chiesa di Notre-Dame des Enfants è stata profanata in maniera particolarmente odiosa: una croce è stata tracciata con escrementi umani mentre l’altare maggiore e il tabernacolo sono stati saccheggiati. La stessa scena si è presentata alla Notre- Dame di Digione, dove l’altare è stato distrutto e le ostie prelevate dal tabernacolo, gettate per terra e calpestate.
L’ESCALATION
Il rogo di Notre Dame è stato un incidente, ma nella sola Francia in un anno c’è stato oltre un migliaio di azioni «anticristiane». Autori spesso gli islamisti, come nei casi ecaltanti in Iraq, India, Egitto e Nigeria
Macerie e distruzione nella cattedrale dell’Immacolata concezione di Qaraqosh, saccheggiata nel 2015 dai terroristi del Daesh nel Nord dell’Iraq