Leone XIII, Cristianità n. 300 (2000)
Celebrato per la prima volta in occasione del Capitolo Generale Straordinario di Alleanza Cattolica, tenuto a Roma il 10 e l’11 ottobre 1981; trascritto da Cristianità, anno XI, n. 100, agosto-settembre-ottobre 1983, p. 31.
Atto di consacrazione di Alleanza Cattolica al Cuore Immacolato di Maria
Alla presenza di Dio, che la ragione ci dice esistente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili, e provvidente;
alla presenza di Dio, che la Rivelazione ci dice uno e trino;
alla presenza di Dio, la cui seconda Persona si è incarnata nel seno purissimo della Vergine immacolata, per noi uomini e per la nostra salvezza, e che ha promesso di assistere la Sua Chiesa fino alla fine del mondo, sì che le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa,
noi, militanti di Alleanza Cattolica,
ci consacriamo al Cuore Immacolato di Maria, intendendo con questo atto ottemperare alla richiesta della Vergine santissima a Fatima e quindi, per parte nostra, propiziare e anticipare l’avvento del suo regno e il trionfo del suo Cuore Immacolato.
Con san Luigi Maria ci dichiariamo schiavi della santa Vergine, a Lei abbandonando e consacrando tutto: il corpo e l’anima, i beni interni ed esterni, il valore stesso delle nostre buone opere passate, presenti e future, lasciandoLe un intero e pieno diritto di disporre di noi e di tutto ciò che ci appartiene, senza eccezione, a suo piacimento, per la maggior gloria di Dio, nel tempo e nell’eternità.
Con san Massimiliano Maria ci rimettiamo a Lei come cosa e proprietà sua, offrendoLe le facoltà delle nostre anime e dei nostri corpi, la nostra vita, la nostra morte, la nostra eternità, affinché fin da ora ne disponga come Le piace, per conseguire ciò che è stato scritto: “Essa ti schiaccerà il capo” e “Tutte le eresie per Te sono state vinte nel mondo”; affinché faccia di noi strumenti adatti a farLa conoscere e amare, perché si estenda in ogni luogo il regno del Cuore sacratissimo di Gesù.
Vivendo, per divina disposizione, in un tempo nel quale la santa Chiesa è in preda a un misterioso processo di autodemolizione;
in un tempo nel quale il fumo di Satana è penetrato nel tempio di Dio;
in un tempo nel quale bisogna ricominciare tutto da capo, dai preamboli della fede ai novissimi,
con questo atto di consacrazione intendiamo affidare a Maria, “che conserva tutto nel suo cuore”, il nostro tesoro più prezioso, il dono più prezioso che ci è stato trasmesso: la nostra fede, “senza la quale non è possibile piacere a Dio”, e grazie a cui siamo nella santa Chiesa, “fuori della quale non vi è salvezza”. E con la fede, depositiamo nel Cuore Immacolato di Maria il nostro desiderio, la nostra speranza e il nostro apostolato per un mondo migliore, per una società a misura di uomo e secondo il piano di Dio, pronti, come i servi di Cana, a fare “tutto quello che ci dirà”, così realizzando la nostra offerta a lottare fino alla morte per Cristo Re e Maria Regina.
Tutto questo, per la maggior gloria di Dio, anche sociale.
Cor Jesu, adveniat regnum tuum!
Adveniat per Mariam!