Il divorzio è un problema serio; vette e abissi dell’anima; Sylvester Stallone sopravvissuto all’aborto
di Luca Bucca
– È uscita pochi giorni fa al cinema la pellicola Come far litigare mamma e papà, proposta come film per famiglie e parecchio pubblicizzata sui canali tv tematici per bambini. Racconta di un bambino che per evitare il trasferimento in campagna, ma anche per godere dei “benefici” di tutti gli altri compagni di scuola figli di genitori divorziati, architetta un piano per fare separare i propri genitori. Si tratta di una commedia come tante altre prodotte in Italia, alcune anche godibili, la maggior parte decisamente molto meno. Questa in questione probabilmente vorrebbe far sorridere e riflettere, oltre a “normalizzare” la separazione e il divorzio visti con gli occhi dei bambini. Con molta franchezza va detto che non su tutto si può ridere, non su tutto si può fare commedia: il rischio, infatti, è quello di banalizzare e fare altro male.
– Leggendo i commenti delle persone comuni sui social, ma ascoltando anche il parere di personalità più qualificate, sui fatti di cronaca che ultimamente hanno raccontato di violenze e atti particolarmente efferati, il minimo comune denominatore sembrerebbe essere lo stupore rispetto a “come si possa arrivare a tanto”. In realtà dell’animo umano non bisogna stupirsi più di tanto: può giungere alle vette di madre Teresa di Calcutta e scendere nell’inferno di Adolf Hitler, può produrre la Divina Commedia oppure i gulag. Tutto sta al nostro uso della libertà e alla libera scelta di aderire o meno a Chi ci eleva. Vale per tutti: vale per ognuno di noi.
– Il celebre attore hollywoodiano Sylvester Stallone ha recentemente dichiarato, durante un’intervista in un podcast, che la madre avrebbe tentato di abortirlo, non riuscendoci. Si tratta di una storia, in questo caso a lieto fine, che ne cela tante altre di tentativi riusciti, di vite spezzate e di bambini non nati. Troppo spesso si usa il termine (più politicamente corretto) interruzione di gravidanza, si rivendicano diritti, si parla di autodeterminazione, ma la sostanza, in fin dei conti, è quella che, senza ipocrisia, più volte ha affermato Papa Francesco, da ultimo nella conferenza stampa di ritorno dal viaggio apostolico in Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Leste e Singapore: «Mandare via un bambino dal seno della mamma è un assassinio, perché c’è vita».
Mercoledì, 18 settembre 2024