di Daniele Fazio
Stupisce e affascina ancora una volta il cantautore Angelo Branduardi che, a quarantacinque anni dall’esordio, offre un nuovo album musicale ispirato alla grande mistica medievale tedesca Hildegard von Bingen (1098-1179), a cui Papa Benedetto XVI ha conferito il titolo di Dottore della Chiesa, estendendone peraltro il culto alla Chiesa universale tramite la prassi della canonizzazione equipollente.
Ildegarda fu una donna straordinaria che, nella Germania dell’inizio del XII secolo, non solo raggiunse vette spirituali intense, ma che, attraverso di esse, si dedicò allo studio ad amplissimo raggio, tanto da essere riconosciuta come filosofa, esperta di scienze naturali e di medicina, linguista, teologa, predicatrice, consigliere politico e anche compositrice di musica. Ed è proprio su questo piano che Branduardi – aiutato come sempre per la traduzione e per la rielaborazione dei testi dalla moglie, Luisa Zappa – incontra la santa badessa benedettina, restituendo agli ascoltatori la verticalità e al tempo stesso l’armonia della visione di Ildegarda.
Nascono allora così i nove brani de Il cammino dell’anima, già disponibile in rete. Dal vasto patrimonio della santa dottore della Chiesa, e tra le linee fondamentali, nella scelta dei testi emerge quella della rappresentazione della primordiale inimicizia tra la donna e il serpente, e quindi della definitiva sconfitta di quest’ultimo per mezzo della Donna e della sua Stirpe, ovvero Gesù Cristo. Ogni uomo del resto, invocando la Madre del Signore e seguendone l’esempio, è chiamato a partecipare di questa vittoria.
Non sfuggirà certamente la grande occasione che ancora una volta viene offerta da Branduardi – dopo, per citare solo un esempio famoso, l’album Inifinatamente piccolo (2000) dedicato a San Francesco d’Assisi (1181/1182-1226) – non solo di ascoltare musica bella, ma anche di far giungere a un pubblico vasto la testimonianza della vita di una santa che dimostra, anche con il proprio lascito culturale, che quando un uomo si apre alla trascendenza ciò che produce non è semplicemente valido per un tempo, ma riecheggia in ogni epoca e si offre quale via sempre nuova per fuggire “il passo del serpente” incontrando Dio Creatore e Signore.
Sabato, 30 novembre 2019