Dalla Prima alla Seconda Repubblica, verso la Terza; la conversione di un attore hollywoodiano; segni di speranza da Gaza.
di Luca Bucca
– Sono trascorsi trent’anni dalle dimissioni di Carlo Azeglio Ciampi da Presidente del Consiglio (primo non parlamentare a ricoprire questo ruolo), rassegnate il 13 gennaio 1994. Per certi versi fu l’ultimo atto della cosiddetta “Prima Repubblica”. Qualche mese dopo Silvio Berlusconi avrebbe vinto le elezioni del 27-28 marzo e avrebbe giurato al Quirinale l’11 maggio successivo come nuovo Presidente del Consiglio. L’esperienza durò poco: il 17 gennaio del 1995 infatti si insediava già il primo governo tecnico della storia italiana, guidato da Lamberto Dini. “Ribaltoni”, governi tecnici, maggioranze ricomposte segnarono poi gli anni seguenti, durante tutta la “Seconda Repubblica”, che videro sempre in Berlusconi un protagonista. Le avvisaglie della fine si manifestarono già con il montante sentimento antipolitico incarnato dal Movimento 5 Stelle, ma giunse davvero al termine solo nel giugno 2023 con la morte proprio di Berlusconi. Oggi viviamo una nuova fase – “Terza Repubblica”? – nuovamente bipolare, con un’area progressista, attualmente all’opposizione, che ha ormai assorbito anche il Movimento 5 Stelle, e l’altra, pur con i dovuti distinguo, conservatrice. Probabilmente più che in passato queste due visioni della vita, della realtà e del mondo oggi si contrappongono fortemente – non solo in Italia – e dalla prevalenza dell’una o dell’altra dipenderà, almeno per quanto compete alla politica, che non è tutto ma è pur sempre tanto, le sorti degli anni a venire. In tal senso le prossime elezioni del Parlamento europeo potrebbero essere uno snodo cruciale.
– L’attore hollywoodiano Shia LaBeouf, con all’attivo numerosi film di successo ma anche un trascorso di sregolatezza, alcolismo, violenza, arresti e un “matrimonio” a Las Vegas, viene scelto dal regista Abel Ferrara per interpretare il ruolo del protagonista nel film del 2022 Padre Pio. Per entrare meglio nella parte decide di vivere per qualche tempo in un convento di frati cappuccini in California. Ne esce quattro mesi dopo convertito. Il 31 dicembre 2023 ha ricevuto la Cresima e adesso sembrerebbe intenzionato a intraprendere il percorso per il diaconato. Non sappiamo cosa gli riserverà il futuro, ma possiamo accompagnarlo con la preghiera e augurargli il meglio. Succede spesso (forse sempre) così, come nella pagina del Vangelo di domenica scorsa (Gv 1,35-42), senza costrizione e con naturalezza: «venite e vedrete». Pare proprio che Shia abbia visto.
– Le immagini che giungono dalla parrocchia Sacra Famiglia di Gaza, unica parrocchia cattolica della città, sono di quelle che danno speranza. Domenica 8 gennaio otto bambini hanno ricevuto la Prima Comunione. L’evento è esempio di un cattolicesimo che, nonostante tutto, rimane più forte di ogni avversità umana, più forte della persecuzione, della guerra, delle bombe e della morte.
Mercoledì, 17 gennaio 2024