Gli uomini brancolano nelle tenebre dei loro peccati, ma su Maria si è stesa l’ombra protettiva dell’Altissimo
di Michele Brambilla
Nel discorso per l’Angelus del 24 dicembre Papa Francesco evidenzia che «l’angelo, per spiegare a Maria come concepirà Gesù, le dice: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra”».
C’è ombra ed ombra, infatti. Il mondo è avvolto dalle tenebre del peccato, ma «in una terra come quella di Maria, perennemente assolata, una nuvola di passaggio, un albero che resiste alla siccità e offre riparo, una tenda ospitale portano sollievo e protezione. L’ombra è un dono che ristora, e l’angelo descrive proprio così il modo in cui lo Spirito Santo discende su Maria, il modo di fare di Dio». Infatti «Dio sempre agisce come amore gentile che abbraccia, che feconda, che e custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertà» umana.
Il Papa invita a considerare che «quella dell’ombra che protegge è un’immagine ricorrente nella Bibbia. Pensiamo all’ombra che accompagna il popolo di Dio nel deserto (cfr Es 13,21-22). L’ombra parla, insomma, della gentilezza di Dio. È come se Lui dicesse, a Maria ma anche a tutti noi oggi: “Sono qui per te e mi offro come tuo rifugio e tuo riparo: vieni sotto la mia ombra, stai con me”». «Ed è qualcosa che, in un certo modo, possiamo sperimentare anche tra di noi, ad esempio quando tra amici, fidanzati, sposi, genitori e figli, si è delicati, si è rispettosi, prendendosi cura degli altri con gentilezza»: quando agiamo in questo modo, riflettiamo la carità di Dio nei nostri confronti.
«Dio ama così e chiama anche noi a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo, rispettando gli altri. Pensare a tutti, pensare a chi è emarginato, a chi in questi giorni è lontano dalla gioia del Natale» per vari motivi, non da ultimo la guerra. Quando nei saluti il Santo Padre accenna all’ormai usuale elenco di Paesi dilaniati da conflitti armati, prega che «il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità nei cuori degli uomini». Nell’approssimarsi del Natale del Signore, bisogna pensare «per quali persone sole e bisognose potrei essere ombra che ristora, amicizia che consola».
Lunedì, 25 dicembre 2023