Dal 1979 al 2016 in Cina una famiglia poteva avere soltanto un figlio per abbattere la crescita della popolazione. In Occidente ci furono quelli che, sulla scia dell’ideologia malthusiana, guardarono con favore a queste politiche di contenimento della popolazione: “meno si è meglio si sta”.
Poi il crollo demografico iniziò a creare problemi, così nel 2016 permisero il secondo figlio e nel 2020 il terzo. Ma quel che rimane sempre presente in Cina è il controllo totalitario dello Stato. Queste cose vanno ricordate perché il rischio è che ciascuno di noi si adatti al fatto che la Cina è una componente “normale” del panorama internazionale. Ma normale non è. In Cina esistono tuttora i campi di concentramento (laogai) dove sono rinchiusi vescovi, sacerdoti e fedeli cristiani e dove vengono internate minoranze religiose.