
Di fronte alla possibilità concreta che nelle prossime ore l’ufficio di presidenza della commissione giustizia del Senato sia chiamato a decidere se incardinare o meno il testo sul contrasto all’omo-transfobia (il cosiddetto ddl Zan), già approvato alla Camera dei deputati il 4 novembre 2020,
Alleanza Cattolica
invita ogni persona a riflettere sulla sostanziale inutilità di una legge che, se venisse approvata, rappresenterebbe una minaccia grave per la libertà di espressione;
e invita tutti i cristiani a pregare perché al nostro Paese sia risparmiata una legge ingiusta e pericolosa come questa.
La Conferenza episcopale italiana si è già pronunciata in modo molto chiaro lo scorso 10 giugno, affermando che in materia di difesa delle persone con orientamento omosessuale «non si riscontra alcun vuoto normativo ma nemmeno lacune che giustifichino l’urgenza di nuove disposizioni. Anzi, un’eventuale introduzione di ulteriori norme incriminatrici rischierebbe di aprire a derive liberticide, per cui – più che sanzionare la discriminazione – si finirebbe col colpire l’espressione di una legittima opinione, come insegna l’esperienza degli ordinamenti di altre Nazioni al cui interno norme simili sono già state introdotte. Per esempio, sottoporre a procedimento penale chi ritiene che la famiglia esiga per essere tale un papà e una mamma – e non la duplicazione della stessa figura – significherebbe introdurre un reato di opinione. Ciò limita di fatto la libertà personale, le scelte educative, il modo di pensare e di essere, l’esercizio di critica e di dissenso».
Nulla di significativo è cambiato nella formulazione del testo approvato alla Camera e ora proposto al Senato.
Permane intatto il rischio della deriva liberticida e dell’indottrinamento dei giovani mediante l’insegnamento nelle scuole dell’ideologia gender, che il Santo Padre Francesco ha definito «uno sbaglio della mente umana».
Auspichiamo e preghiamo perché gli uomini politici chiamati a decidere si lascino illuminare da Dio e fermino l’approvazione di questa legge liberticida.
Martedì, 30 marzo 2021