[quarta di copertina]
Il teologo psicoanalista tedesco Eugen Drewermann è autore di numerose opere, caratterizzate dallapplicazione di categorie psicoanalitiche nella trattazione di tematiche teologiche ed esegetiche, opere che hanno avuto ampia eco e hanno provocato uno scontro dellautore con la gerarchia della Chiesa cattolica, così configurando il cosiddetto “caso Drewermann”. Fra tali opere spicca un voluminoso studio dedicato alla psicologia dei chierici, edito nel 1989 in Germania, quindi pubblicato nel 1995 in italiano con il titolo Funzionari di Dio. Psicogramma di un ideale. Nel suo esame, condotto con taglio storico-filosofico e con sensibilità teologica, Ermanno Pavesi uno specialista nel campo da cui Drewermann trae lo strumento del suo lavoro teologico non contesta la liceità delluso, nel lavoro teologico, della strumentazione offerta dalla psicologia contemporanea e da una particolare corrente della stessa, la psicoanalisi, ma denuncia la mancanza di utilizzo critico dello strumento e di corrispondente utilizzo teologico. Infatti, lo strumento scientifico umano si rivela sempre portatore in modo almeno implicito di risposte di fondo. Non è mai neutro. La prova della sua compatibilità deve quindi passare attraverso un confronto fra i princìpi metafisici che certamente volente o nolente lo animano e quelli del senso comune e della fede.