a cura di Giuseppina Cardillo Azzaro e Pierluca Azzaro, prefazione di S. E. Rev.ma Metropolita Hilarion di Volokolamsk
«Se c’è una parola che è risuonata continuamente in me leggendo le luminose pagine dei tre discorsi di Solov’ëv su Dostoevskij, questa parola è profezia. Solov’ëv ci aiuta a capire che abbiamo bisogno di profezia e mette in luce la potenza profetica di Dostoevskij. In questo, Solov’ëv si rivela lui stesso come un pensatore estremamente profetico».
Così padre Mauro-Giuseppe Lepori, abate generale dell’ordine cistercense, presenta l’anima di questo libro.
Ma di quale profezia intese trattare il grande filosofo Vladimir Solov´ëv (1853 – 1900)?
Nel primo dei tre discorsi che compongono la raccolta – scritti negli anni 1881-1883 per commemorare la vita e l’opera del narratore russo, amico fraterno fin dal 1873 – Solov´ëv ripercorre la conversione di Fëdor Dostoevskij (1821-1881) che, dai sogni ingenuamente utopistici della gioventù, riscopre la fede in Cristo, unica risposta alla violenza rivoluzionaria socialista, e intravede nella Chiesa, rappresentata soprattutto dalla fede degli umili, un ideale di fratellanza spirituale, capace di trasformare ogni aspetto della società e dello stato.
Nel secondo discorso, il filosofo ribadisce l’esigenza di un cristianesimo autenticamente universale, che «non esiste ancora nella realtà: esso è soltanto una missione» (pag. 46), ma che comunque ha trovato, nella letteratura, il suo cantore, capace di non separare mai «la verità dal bene e dalla bellezza» (pag. 51).
Nel terzo appassionato discorso, per contrastare quel nichilismo colto allo stato nascente e con drammatica incisività da Dostoevskij, Solov´ëv prefigura la necessità di riconciliare la fede in Dio con la fede nell’uomo e nella natura creata; le Chiese cristiane d’Oriente con quelle d’Occidente e con il giudaismo; infine «riconoscere la rivelazione positiva della Divinità anche nel mondo esterno» (pag. 69), senza limitare la testimonianza allo spazio del culto e della coscienza individuale.
Appartenente alla Chiesa ortodossa, come l’amico scrittore, Solov´ëv, il 13 febbraio 1896, aderì alla Chiesa cattolica.
Consigliato a chi pensa che la grande arte sia sempre essenzialmente religiosa e a chi desidera conoscere le idee di un importante pensatore cristiano attraverso un approccio sintetico e colloquiale.
Categoria: Saggio
Autore: Vladimir Sergeevič Solov’ëv
Pagine: 84 pp
Prezzo: € 9,90
Anno: 2021
Editore: Cantagalli, Siena
ISBN: 979-1259620811