Frammento 27
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[…] è naturale […] la socialità dell’uomo, che si esprime nella società, e nella società storica, cioè nella nazione, e che organizza questa società nello Stato. Scopo dello Stato è il perseguimento del bene comune, sia spirituale che materiale, della società e degli individui che organizza, con funzione di surroga delle manchevolezze naturali oppure storiche di tutte le possibili aggregazioni sociali tra il singolo e lo Stato stesso, ma assolutamente senza programmatica intenzione di sostituirsi a esse.
Dal momento che lo Stato non è una realtà indipendente dalla società, essendone di fatto la organizzazione; dal momento che la società non è, a sua volta, realtà indipendente dall’uomo, essendo infatti espressione della naturale socialità di quest’ultimo, le forze spirituali e materiali sia della società che dello Stato sono le forze degli uomini che ne fanno rispettivamente parte e che vi sono organizzati, distratte dall’immediato uso individuale e che, dislocate rispetto alla loro fruizione soggettiva, vengono moltiplicate dal conferimento sociale e statuale e ritornano, elaborate, a ridondare a vantaggio dei singoli e dei corpi sociali intermedi.
Meditazione sul “flagello fiscale”, in Cristianità. Organo ufficiale di Alleanza Cattolica, anno XI, n. 94, Piacenza febbraio 1983, p. 1.